Tragedia e sciopero in porto a Genova
Un lavoratore portuale ha perso la vita e un altro è rimasto ferito nell’ambito di un incidente avvenuto questa notte al terminal Psa Pra’ di Genova. Secondo le prime ricostruzioni un terzo collega – tutti membri della Culmv, il fornitore di manodopera temporanea dello scalo – per cause da accertare avrebbe investito con la ralla che stava guidando una ralla ferma, provocando il ferimento del guidatore di quest’ultima, ricoverato, e schiacciando il lavoratore Giovanni Battista Macciò, impegnato in quel momento nel controllo dei sigilli di un container. (shippingitaly.it)
La notizia riportata su altri media
Parlano di "situazione inaccettabile" e di allarmi inascoltati, bloccato il traffico davanti a uno dei varchi di accesso al porto (videoservizio di Fabrizio Cerignale) "Siamo a parlare di sicurezza quando per l'ennesima volta un lavoratore ha perso la vita e non tornerà a casa". (La Repubblica)
«Era un ragazzo di una ditta d’appalto, precipitato da un ponteggio al’Ente Bacini» prosegue il sindacalista che ha passato la sua vita a battersi per il lavoro e per la sicurezza. Il primo incidente mortale, ricorda Ivano Bosco, lui lo ha visto quarant’anni fa. (La Repubblica)
Una donna di 59 anni è stata investita poco dopo le 17 di oggi lungo la strada regionale Casilina nel comune di Arce. L’impatto con una vettura ha provocato il ferimento della signora che è stata soccorsa e trasferita al ‘Fabrizio Spaziani’ di Frosinone. (Frosinone News)
Una nota diramata dal terminal riferisce che " prima delle 3 di questa notte si è verificato un grave incidente in una delle squadre della Compagnia Unica avviate al lavoro in piazzale al terminal di Prà: per cause ancora da accertare, il conducente di una ralla ha improvvisamente sterzato e colpito in modo violento un altro mezzo operativo ". (il Giornale)
Grave incidente sul lavoro la scorsa notte al porto di Genova Prà dove un operaio di 52 anni è morto schiacciato contro un container. L'incidente è avvenuto intorno alle 3. (Sky Tg24 )
"Può essere verificata la dinamica che volete, ma la sostanza non cambia: c'è l'ennesimo compagno di lavoro che non torna a casa, e a protestare non dovrebbero esserci 200 lavoratori ma una città intera". (La Repubblica)