Giovanni Bardanzellu confermato presidente Arpe all’unanimità

(Adnkronos) – Giovanni Bardanzellu è stato confermato all’unanimità presidente dell’Associazione Romana della Proprietà Edilizia (Arpe) per il triennio 2024-2027. La nomina, si legge in una nota, è avvenuta nell’adunanza del Consiglio Direttivo dell’Associazione del 27 giugno, che ha confermato anche Giuseppe Bonura quale vicepresidente vicario e Francesco Caputo quale segretario generale. Il presidente ha esposto il programma degli impegni che attendono l’Arpe nel prossimo triennio per la difesa degli interessi dei piccoli e medi proprietari di casa, soprattutto il completamento del Piano Casa, che al momento è stato limitato al varo della sanatoria urbanistico-edilizia ma che va attuato con le altre questioni poste all’attenzione del Ministro Salvini (recupero del patrimonio pubblico non utilizzato, riqualificazione e valorizzazione del patrimonio residenziale privato attraverso progetti di rigenerazione urbana, intensificazione del social housing, del senior housing e del cohousing, sostegno al mercato della locazione privata con il rafforzamento delle locazioni a canone concordato anche con ampliamento alle locazioni ad uso diverso dall’abitazione, disciplina delle esecuzioni degli sfratti); l’attuazione della delega al Governo per la revisione generale fiscale con l’estensione, per quanto riguarda i redditi da fabbricati, della cedolare secca anche a quelli derivanti da locazioni ad uso diverso dall’abitazione; il governo dell’efficientamento energetico con l’assoluta necessità dell’introduzione di incentivi fiscali per i proprietari, ai quali non può essere lasciata l’intera enorme spesa prevista; la disciplina degli affitti brevi turistici che allontana sempre di più la risoluzione dell’emergenza abitativa. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

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Il Tribunale del Riesame si è riservato di decidere entro lunedì o martedì sulla richiesta di revoca della misura cautelare del carcere a carico di Paolo Emilio Signorini, l’ex presidente dell’Autorità Portuale arrestato il 7 maggio scorso nell’ambito della Tangentopoli ligure. (La Repubblica)

Corruzione in Liguria, Signorini davanti al Riesame chiede i domiciliari. No dei pm, il tribunale si riserva

E' durata un'ora l'udienza davanti al tribunale del riesame di Paolo Emilio Signorini, l'ex presidente dell'autorità portuale arrestato e detenuto a Marassi dal 7 maggio nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta corruzione in Liguria. (Primocanale)

Signorini, che ha chiesto e ottenuto di essere presente in aula, è tornato a chiedere la scarcerazione e la custodia agli arresti domiciliari, in un'abitazione di Genova: è detenuto a Marassi dal giorno dell'arresto, unico degli indagati per cui è stata disposta questa misura cautelare. (IVG.it)