Israele colpisce basi Unifil in Libano, indagine in corso
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Le basi Unifil in Libano sono state colpite dalle Forze di difesa israeliane (IDF) per errore, mentre combattevano contro Hezbollah, che spesso si nasconde in prossimità o dietro le basi ONU. Israele sta conducendo un'indagine approfondita sull'accaduto, come riferito dal portavoce delle IDF, Daniel Hagari, durante un'intervista al Tg1. Hagari ha sottolineato che Israele non sta prendendo di mira Unifil e ha definito l'Italia un amico molto importante, con un'amicizia sincera e un'alleanza significativa.
La premier italiana, Giorgia Meloni, ha definito inaccettabili gli attacchi di Israele, esprimendo preoccupazione per la sicurezza dei soldati italiani impegnati nella missione di peacekeeping Unifil in Libano. Dopo l'intervento del ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha chiesto al capo di Stato maggiore della Difesa italiano, Portolano, di mettersi in contatto con il suo omologo israeliano, Meloni ha avuto una lunga e difficile conversazione con il premier israeliano, Benjamin Netanyahu.
Nel frattempo, Pietro Senaldi, condirettore di Libero, ha espresso dubbi sull'efficacia della missione Unifil, sostenendo che se Hezbollah continua a operare nella regione, la missione può essere considerata fallita. Senaldi ha inoltre criticato alcuni leader europei per aver esercitato pressioni nel posto sbagliato, suggerendo che dovrebbero rivolgere le loro critiche a Hezbollah, che utilizza Unifil come scudo umano, proprio come Hamas fa con l'Unrwa a Gaza.
La situazione in Medio Oriente rimane complessa e delicata, con le vite dei soldati italiani a rischio.