“Ti stiamo spiando il pc, abbiamo visto i tuoi video sporchi”: come funziona la truffa dello spyware

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Video suggerito A cura di Elisabetta Rosso 2 "Ho tutti i tuoi video, anche quelli dove ti masturbi", poco sotto compare la foto di casa tua, infine il ricatto: una transazione in Bitcoin per "tenere al sicuro il tuo sporco segreto". Inizia così la truffa dello spyware. In realtà gli hacker non hanno nulla, solo qualche dato rubato (spesso recuperato facilmente sul web) per far leva sulle paure delle vittime e costringerle a pagare la somma richiesta. (Fanpage.it)

Ne parlano anche altre testate

Le truffe online sono una minaccia crescente per chi gestisce un e-commerce. Per proteggersi, è essenziale adottare misure preventive e di tutela, come non condividere codici e altri dati personali con altri utenti e attivare la 2FA (autenticazione a 2 fattori). (Geopop)

“In questi ultimi anni tantissime persone hanno imparato, purtroppo a proprie spese, che dei luccichii della rete non ci si può mai fidare. Tenersi alla larga da chi propone acquisti troppo convenienti resta la prima misura da adottare per difendersi dalle truffe on-line”. (Libertas San Marino)

I delinquenti sembrano ormai puntare sui colpi grossi, invece di mirare al numero; qualità anziché quantità. Insomma, meno illeciti, ma più proficui. (InvestireOggi.it)

E lo fanno invitando il nuovo governo a sedersi con loro attorno a un tavolo. Pubblicizzano attraverso i social oggetti diversissimi da queli che poi vengono recapitati a casa. (il Resto del Carlino)