Strage di Paderno Dugnano, Riccardo al gip: «Non ce l'avevo con la mia famiglia, volevo essere libero»
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«Ha pianto, rivivere quei momenti non è facile. È provato, ma è rimasto sorpreso ed è felice delle parole dei nonni, per questo ha chiesto di incontrarli». I nonni del ragazzo e gli zii, nonostante il dolore, hanno detto che non lo abbandoneranno mai e gli hanno portato alcuni oggetti personali in carcere. «Il ragazzo ha parlato di un malessere esploso negli ultimi giorni e che quello che ha fatto potesse essere la soluzione. (Vanity Fair Italia)
Ne parlano anche altre testate
Nella notte del 1 settembre un 17enne ha ucciso con 68 coltellate il fratellino di 12 anni e i genitori a Paderno Dugnano (Milano). Li percepivo come meno intelligenti, con problemi da niente", ha detto al giudice. (Fanpage.it)
Milano – Una ricostruzione, se mai fosse possibile, più cruda e terribile di quella emersa finora. Un drammatico faccia a faccia con i genitori e le coltellate sferrate senza pietà. (IL GIORNO)
Inizialmente ha dato la colpa al padre, per poi crollare e confessare: "Li ho ammazzati tutti io". Ai carabinieri ha parlato di un "malessere" covato da giorni. (Fanpage.it)
Avvocata Malberti, come ha trovato Riccardo? “L’ho trovato tranquillo, ha affrontato bene la situazione anche se spesso durante l’udienza ha pianto, mentre parlava di quello che è successo si è commosso. (IL GIORNO)
La prima coltellata l’ho data alla gola, lui si è svegliato e ha urlato "papà". «Era sul letto, girato sul lato sinistro verso la finestra. (ilgazzettino.it)
La gip Pietrasanta che ha disposto la custodia cautelare in carcere per il 17enne che ha ucciso la sua famiglia lo scorso 1 settembre a Paderno Dugnano (Milano), nell'ordinanza ha sottolineato la tendenza del ragazzo ad "aggiustare la versione dei fatti". (Fanpage.it)