Trump partirà subito col turbo
Sarà una presidenza «spiccatamente identitaria», quella di Donald Trump che il 20 gennaio si insedierà alla Casa Bianca per il suo secondo mandato, dice Domenico Lombardi, economista e direttore del Policy Observatory presso la School of Government della Luiss. Potenzialmente critico il rapporto del tycoon con Elon Musk: «Entrambi hanno personalità forti», e divergenze vi possono essere sulle politiche, a partire da quelle sugli investimenti in Cina (Italia Oggi)
La notizia riportata su altre testate
Nel corso delle ultime settimane, i mercati hanno continuato a integrare le possibili novità in arrivo con l’insediamento della nuova amministrazione americana. Controllo dell’immigrazione, imposizione di tariffe nei confronti di Cina e resto del mondo, politica fiscale espansiva con un taglio delle tasse a favore di famiglie e imprese, programma di liberalizzazioni: sono questi i punti principali del programma elettorale che ha riportato Trump alla Casa Bianca e il Grand Old Party a controllare il Congresso. (Start Magazine)
Ma una cosa sappiamo per certo. In attesa dell’insediamento di Donald Trump il 20 gennaio come presidente degli Stati Uniti, tutti trattengono il fiato aspettando le sue prime decisioni (Ucraina, Medio Oriente, dazi, confronto con la Cina) destinate a condizionare la politica mondiale. (Corriere della Sera)
Alcuni elementi oggettivi, tuttavia, possono fin d’ora essere analizzati, alla luce dei seguenti dati di fatto esaminati impietosamente a fondo da un editoriale non proprio amichevole, apparso di recente sul Financial Times (Ft). (L'Opinione)
Episodio 4097 gennaio 2025 Giorgia, Donald e la realpolitik di Marco Valsania e Enrico Marro (Il Sole 24 ORE)
Tutto il mondo, ed anche l’Unione europea, sta cercando di prepararsi agli scenari che si creeranno quando il presidente Usa eletto Donald Trump realizzerà le sue promesse, quelle elettorali e quelle nuove, che tira fuori praticamente ogni giorno. (EuNews)
Questa posizione creò tensioni con governi europei, in particolare con la Germania di Angela Merkel, ma trovò anche consenso in alcuni settori, dove si riteneva giusto un maggiore equilibrio nei costi della sicurezza comune. (Gazzetta Sarda)