Steinmeier a Marzabotto “Provo dolore e vergogna, chiedo perdono”

ROMA (ITALPRESS) – “E’ un cammino difficile venire come presidente tedesco in questo luogo dell’orrore e parlare a voi. Oggi sono qui davanti a voi come presidente federale tedesco e provo solo dolore e vergogna. Mi inchino dinnanzi ai morti. A nome del mio Paese oggi vi chiedo perdono”. Così il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, nel suo intervento alla cerimonia per gli 80 anni della strage di Marzabotto, alla presenza tra gli altri del presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella (Reggio TV)

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PUBBLICITÀ In occasione dell'ottantesimo anniversario della strage di Marzabotto, i presidenti italiano e tedesco hanno partecipato alla commemorazione a Monte Sole. Steinmeier ha chiesto perdono agli italiani per l'uccisione da parte delle SS di 770 civili, tra cui donne, bambini e anziani (Euronews Italiano)

ROMA (ITALPRESS) – “Siamo qui per ricordare, perchè la memoria richiama responsabilità. Così il presidente della Repubblioca, Sergio Mattarella, nel suo intervento per l’80mo anniversario della strage di Marzabotto (SardiniaPost)

Quasi duecento i bambini. Marzabotto e Monte Sole sono simbolo tra i più sconvolgenti della strategia di annientamento che accompagnò la volontà di dominio, il mito razziale, la sopraffazione nazionalista, insomma quell'impasto ideologico che sospinse il nazismo - e i loro complici, tra cui il regime fascista - a perseguire il catastrofico progetto di conquistare l'Europa e svuotarla della sua storia». (ilgazzettino.it)

Strage di Marzabotto, Mattarella alla commemorazione: "La memoria richiama la responsabilità"

Il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani a Marzabotto al seguito del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha accolto il presidente della Repubblica federale di Germania Frank-Walter Steinmeier (Il Messaggero Veneto)

Mi inchino dinnanzi ai morti. A nome del mio Paese oggi vi chiedo perdono”. (CremonaOggi)

Strage di Marzabotto, Mattarella alla commemorazione: "La memoria richiama la responsabilità" (La Stampa)