Migranti e riforma decreto flussi: atteso domani il via libera del Consiglio dei ministri

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Stranieri in Italia INTERNO

– È prevista per domani alle 11 la riunione del Consiglio dei ministri che potrebbe finalmente dare il via libera al nuovo decreto legge sui flussi migratori. Il provvedimento, che era stato già esaminato durante il precedente Cdm la scorsa settimana, era stato rinviato per la necessità di ulteriori approfondimenti tecnici. La riforma, secondo quanto si apprende da fonti governative, è destinata a introdurre un pacchetto di misure volte a regolare e semplificare l’ingresso dei lavoratori stranieri in Italia (Stranieri in Italia)

La notizia riportata su altri media

Il confronto finale si svolgerà oggi durante il pre-Consiglio dei ministri, presieduto dal sottosegretario Alfredo Mantovano, il quale aveva negato la scorsa settimana la presenza di "contrasti tra ministri e tra forze politiche" riguardo al provvedimento. (QuiFinanza)

Il Cdm ha approvato il decreto flussi in materia di immigrazione. Lo ha annunciato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri. (Adnkronos)

Approvato dl Flussi, più click day e controllo cellulari dei migranti che arrivano in Italia: le novità Il Consiglio dei ministri, appena terminato, ha approvato il decreto sui flussi di migranti regolari. (Fanpage.it)

Dopo un primo rinvio, dovuto ufficialmente a degli "approfondimenti tecnici", il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto flussi: 17 articoli che modificano le regole per il provvedimento identificato con la formula "Disposizioni urgenti in materia di ingresso in Italia di lavoratori stranieri, di tutela e assistenza alle vittime di caporalato, nonché di gestione dei flussi migratori e di protezione internazionale". (Today.it)

Il provvedimento riforma le regole sui lavoratori stranieri e prevede una stretta sui richiedenti asilo (LAPRESSE)

Minuti per la lettura Contrordine compagni: i camerati hanno cambiato idea. Si sperava, come la logica avrebbe voluto, che il decreto flussi oggi in Consiglio dei ministri rispondesse alla richiesta unanime arrivata nei mesi scorsi da ogni osservatorio economico, dalla Banca d’Italia all’Istat, dalla Confindustria al ministro dell’Economia, dal Rapporto sulla competitività europea di Mario Draghi alle varie associazioni di categoria. (Quotidiano del Sud)