Nel momento più favorevole alla Russia, Putin sembra disposto a trattare con Trump

Il leader ucraino Volodymyr Zelensky, dal canto suo, è ben consapevole delle difficoltà sul campo di battaglia e, in questo senso, una apertura al tavolo dei negoziati potrebbe arrivare pure da parte sua. Secondo il New York Times, infatti, in questa fase del conflitto Kiev starebbe dando maggiore importanza all'ottenimento di garanzie di sicurezza laddove dovesse arrivare un cessate il fuoco. Tradotto: l’Ucraina potrebbe accettare la cessione di parte dei territori occupati, a patto di avere armi occidentali come deterrente e la costante protezione della NATO. (Corriere del Ticino)

Se ne è parlato anche su altre testate

Scambio che dovrebbe avvenire a febbraio, qualche settimane dopo l'inaugurazione di Donald Trump. (Corriere della Sera)

I timori del presidente ucraino sono rivolti verso il nuovo presidente Usa Donald Trump, che s’insedierà a gennaio, da sempre scettico sui finanziamenti americani a Kyiv, anche se ha promesso più volte di porre fine alla guerra rapidamente. (Vatican News - Italiano)

ansa 01:04 (La Stampa)

“Cessate il fuoco”, “Anzi no”. Voci e smentite sull’Ucraina: il dialogo Putin-Trump

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky teme che sia “molto pericoloso” se il suo Paese iniziasse a perdere unità mentre il conflitto con la Russia ha tagliato il traguardo dei 1.000 giorni. “Questo periodo dipende dalla nostra unità in Ucraina”, ha detto in un’intervista a Fox News. (LAPRESSE)

Il conflitto in Ucraina potrebbe essere finalmente vicino a una sua possibile conclusione. Mosca sembra pronta a negoziare un cessate il fuoco con Kiev, con gli Stati Uniti a fare da intermediari. (ilmessaggero.it)

È intervenuto direttamente il Cremlino per smentire l’indiscrezione riportata da Reuters, che citava cinque fonti, sulla presunta apertura di Vladimir Putin a discutere di un accordo di cessate il fuoco in Ucraina con Donald Trump pur escludendo di fare importanti concessioni territoriali e insistendo affinché Kiev abbandoni le ambizioni di entrare nella Nato. (Nicola Porro)