Di Canio: «La Juve non tira in porta. Ora elogiamo la fase difensiva, quando era di Allegri non andava bene»
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L’ex laziale (e juventino) sembra il bambino della favola del re nudo e prova a romper eil muro di omertà mediatica in difesa di Thiago Motta Di Canio: «La Juve non tira in porta. Ora elogiamo la fase difensiva, quando era di Allegri non andava bene» Al Club di Sky Paolo Di Canio sembra il bambino della favola del re nudo. Rompe il muro di omertà mediatica che avvolge la Juve di Thiago Motta (con qualche eccezione, come ad esempio Tuttosport). (IlNapolista)
La notizia riportata su altri giornali
Il terzo 0-0 consecutivo della Juventus sta alimentando i dubbi sulle potenzialità offensive dei bianconeri e su un Dusan Vlahovic che non riesce a dare continuità alle proprie prestazioni: "C'è solo lui in attacco, credo che la Juve si sia presa un grosso rischio a voler dar vita ad un nuovo corso puntando sul solo Vlahovic - il pensiero di Paolo Di Canio espresso dagli studi di Sky Sport - Che Milik fosse infortunato lo si sapeva da giugno ma la società ha deciso di non prendere nessuno, e ora la Juve si trova tra le mani un bel problema. (Bianconera News)
Adesso stiamo esaltando la fase difensiva, che mi ricorda qualcosa...Noi ci aspettavamo qualcosa di diverso, sennò non avrebbe senso. Con organizzazione diversa sta ottenendo lo stesso risultato dell'anno scorso. (CalcioNapoli1926.it)
Intervenuto negli studi di "Sky Sport", Paolo Di Canio si sofferma sul momento di difficoltà della Juventus in campionato, con 3 pareggi ottenuti nelle ultime 3 giornate: "All'inizio doveva essere tutto nuovo. (Tutto Napoli)
Adesso stiamo esaltando la fase difensiva, che mi ricorda qualcosa...Noi ci aspettavamo qualcosa di diverso, sennò non avrebbe senso. Con organizzazione diversa sta ottenendo lo stesso risultato dell'anno scorso. (ilBianconero)
Kalulu Juve, operazione RISCATTO: il francese ha convinto tutti! Il PIANO di Giuntoli e le CIFRE dell’affare col Milan Pierre... (Juventus News 24)
“Noi del Napoli…” Antonio Conte ha rimesso la squadra al centro del villaggio, ha spiegato a giocatore e società che non esiste l’io, esiste un noi, perché bisogna sempre ragionare al plurale per raggiungere grandi traguardi. (Terzo Tempo Napoli)
