Juventus, l’Allianz ha omaggiato Del Piero: il gesto è da brividi
Juventus Torino, arriva l'omaggio da parte del pubblico bianconero alla leggenda Alex Del Piero: il gesto emozionante. La Juventus di Thiago Motta si è aggiudicato il Derby della Mole a seguito della vittoria sul Torino per 2 a 0. Le reti di Weah e Yildiz hanno deciso il match (SpazioJ)
La notizia riportata su altre testate
Trentasei secondi e Marcello Lippi china già la testa, probabilmente riumuginando internamente irripetibili improperi in toscano. D'accordo, contro il muro giallo ci vanno a sbattere in molti, ma farsi infilzare immediatemente dal Borussia Dortmund non è esattamente il modo migliore per gestire questa puntuta trasferta di Champions. (il Giornale)
L’uomo che oggi compie 50 anni è invece un ragazzino nell’estate del 1988, quando si presenta timidamente al Calcio Padova, convocato nella formazione dei Giovanissimi Regionali. Ad averlo segnalato alla società l’osservatore Vittorio Scantamburlo, dopo averlo visto una prima volta nel novembre dell’anno prima, rimanendo estasiato dalla classe del piccoletto. (Il Fatto Quotidiano)
Quel ragazzo partito da Conegliano Veneto si è costruito un posto speciale nella storia del calcio italiano. Campione del Mondo a Berlino, una Champions, sei scudetti, una Coppa Italia, quattro Supercoppe italiane. (La Nuova Sardegna)
Quel geniale artista del gol che fu Alex Del Piero resta uno dei campioni più ammirati e rispettati anche da chi non tifa per la vecchia Signora - la Juventus è stata la sua casa -, oltre ad essere da sempre un ambasciatore del nostro calcio all'estero. (Corriere della Sera)
«Vado male a dirlo, ma è proprio un bravo figlio. Del Piero fa 50 anni, il regalo di mamma Bruna (Tuttosport)
Nella sua storia sportiva non c’è da ricordare solo il suo esordio in A con la maglia bianconera (il 12 settembre 1993, subentrando a Fabrizio Ravanelli al 74’ di Foggia-Juventus) o la sua prima tripletta (20 marzo 2004 contro il Parma), gli scudetti vinti con Lippi, ma anche il suo infortunio (la rottura del crociato nel 2008), il suo ritorno in campo, il complicato rapporto con mister Capello, la Coppa del Mondo vinta nel 2006 con quel gol capolavoro alla Germania, lo scandalo Calciopoli, la retrocessione in B, il difficile ritorno in vetta suggellata da quella rete al Real Madrid che strappò gli applausi del Bernabeu, l’ultimo scudetto e quell'addio complicato, drastico, sofferto e degno di un romanzo. (La Nuova Ferrara)