Trieste, nasce "Agorai Innovation Hub": l’intelligenza artificiale si fa umana

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ECONOMIA

Tra i palazzi asburgici e il vento di bora che accarezza il golfo, Trieste torna a essere laboratorio del futuro. Non più solo culla di scrittori e psicoanalisti, ma polo d’avanguardia per l’intelligenza artificiale applicata alla vita quotidiana. È stato presentato oggi l’Agorai Innovation Hub, un ecosistema che unisce ricerca di base e applicata, finanziato da Generali in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia e altri partner privati. Obiettivo: trasformare la città in uno dei centri europei più avanzati nella Data Science e nell’IA, con ricadute concrete su salute, agricoltura, mobilità e finanza.

Palazzo Carciotti, storica prima sede delle Generali, diventerà il cuore del progetto. Un simbolo, quello dell’edificio neoclassico affacciato sul mare, che sembra riannodare i fili tra passato e presente. Qui, dove una volta si scrivevano polizze assicurative, si studieranno algoritmi in grado di migliorare il benessere delle persone, ottimizzare i trasporti o sviluppare modelli di agricoltura rigenerativa. «Non poteva che nascere a Trieste», dicono i promotori, ricordando come la città abbia sempre avuto una vocazione internazionale, capace di attrarre menti brillanti.

La Regione, da anni, puntava a valorizzare il potenziale scientifico del territorio. Con un tasso di ricercatori tra i più alti d’Europa e una fitta rete di istituti come Sissa e Area Science Park, il Friuli Venezia Giulia aveva già tutti i presupposti per diventare un riferimento nell’innovazione. Agorai, però, segna un salto di qualità: non si tratta solo di produrre tecnologia, ma di integrarla in settori chiave dell’economia e della società.

Tra gli ambiti di applicazione, spiccano quelli legati alla salute, dove l’IA potrà contribuire a diagnosi più precise e terapie personalizzate, e alla finanza, con strumenti avanzati per l’analisi dei mercati. Ma non mancano progetti per una mobilità sostenibile e un’agricoltura a minor impatto ambientale. Senza dimenticare la formazione: l’hub sarà anche un centro di eccellenza per preparare professionisti specializzati, in linea con le richieste del mercato globale.