Siria, il ruolo di Erdogan e gli oscuri meccanismi

MONDO. Il crollo del regime di Bashar al-Assad è stato troppo rapido e improvviso per poterlo già valutare appieno. È chiaro che ha molto influito la situazione di difficoltà dei suoi tre alleati principali: l’Iran a rischio guerra con Israele (e gli Usa), l’Hezbollah libanese mutilato dallo scontro con Israele, la Russia stressata dalla guerra in Ucraina. Altrettanto evidente è che la calata dal Nord di jihadisti e milizie filo-turche è stata troppo ben organizzata (basta pensare al tempismo dell’attacco), informata (sulla reale combattività dell’esercito siriano quando non appoggiato dai russi) e armata (divise nuove, armi lucide e così via) per non avere ispiratori e strateghi esterni alla Siria. (L'Eco di Bergamo)

La notizia riportata su altre testate

La didascalia di Amadeus, “Tutto può succedere”, ha alimentato le speculazioni sul loro ritorno insieme, suscitando entusiasmo tra i follower. Amadeus, Fiorello, Nicola Savino e Fabrizio Biggio sono stati immortalati in uno scatto che ha immediatamente destato l’attenzione dei fan. (SofiaOggi.com)

In un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, Bashir riconosce di aver ereditato "un'amministrazione elefantiaca, tormentata dalla corruzione. Il pragmatismo e il localismo diventano l'assunto per il nuovo governo siriano che sarà guidato dal primo ministro Muhammad Bashir, almeno fino alle prossime elezioni del marzo 2025. (Today.it)

‘Visioni di un aiuto operatore. Fotografie di set tra gli anni ’80 e ’90’ di Giovanni Piperno’: questo il titolo della mostra, in programma a Roma, dal 17 dicembre al 16 febbraio 2025, presso la libreria Spazio Sette (Via dei Barbieri 7). (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

IL VIDEO. Erdogan: la Turchia non permetterà una Siria di nuovo divisa

Ora che il governo di transizione di Mohammad al-Bashir, vicino al gruppo (Inside Over)

Ed Ankara ha deciso di battere il ferro finché era caldo. DAMASCO (Siria) Uscite rapidamente di scena l’Iran e la Russia, ora alla ribalta della nuova Siria si affaccia la Turchia che, in seguito al successo militare delle forze dei ribelli anti-Assad, ha immediatamente riaperto la propria ambasciata a Damasco, dopo una chiusura durata 12 anni. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La Turchia si opporrà "a qualsiasi attacco alla stabilità del nuovo governo siriano e all'integrità delle antiche terre siriane", ha detto oggi il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, in un discorso al suo partito Ak ad Ankara. (il Dolomiti)