Inchiesta sui dati sensibili rubati, indagati anche Leonardo Maria Del Vecchio e Matteo Arpe: le accuse

La Procura di Milano ha condotto un’inchiesta sulla sottrazione di dati sensibili provenienti da database italiani strategici. Le perquisizioni, effettuate in varie località, hanno portato alla luce un presunto sistema di spionaggio di informazioni riservate, con l’obiettivo di raccogliere informazioni preziose per poi rivenderle a fini commerciali e di concorrenza sleale. Tra i nomi più illustri coinvolti spiccano Leonardo Maria Del Vecchio, figlio del fondatore di Luxottica, e Matteo Arpe, noto finanziere e imprenditore. (Virgilio Notizie)

Su altre fonti

Report creati su commissione per soldi, ma anche “a scopo estorsivo o ricattatorio, per condizionare e influenzare soprattutto i settori della politica e dell’imprenditoria”. (IL GIORNO)

Senza coach Messina in panchina, fermato da un otite, l’Olimpia Milano si riscatta dalla sconfitta in Eurolega e dà continuità alle buone prestazioni offerte in campionato. Napoli si presenta al Forum senza Pangos e il nuovo acquisto Erick Green. (Spazio Napoli – News Napoli Calcio e Calciomercato Napoli)

Dati e informazioni personali rubati e venduti come oro. Venivano spiati banchieri, manager pubblici e privati, giornalisti, persino i loro sodali e familiari, uno squarcio sui segreti del mondo imprenditoriale italiano attraverso accessi ripetuti e indisturbati … (L'HuffPost)

Per i giornalisti “scomodi” create perfino chat false

La nuova saga del «Dacci oggi il nostro dossieraggio quotidiano» (copyright Giorgia Meloni il 10 ottobre dopo la storia dell’impiegato ficcanaso nei conti dei clienti di Banca Intesa) fa tappa giudiziaria stavolta a Milano e qui ruota, secondo l’accusa istruita dai pm Francesco De Tommasi e Gianluca Prisco, attorno a 4 arresti domiciliari per le modalità illecite con le quali una agenzia privata di intelligence per imprese si sarebbe procurata informazioni segrete (anche su politici), saccheggiandole da banche dati strategiche e persino svolgendo intercettazioni abusive con captatori informatici (trojan). (Corriere Milano)

Le indagini sono state condotte dalla Dda di Milano e della Dna e hanno portato all'emissione di sei misure cautelari con l'accusa, a vario titolo, di sono associazione per delinquere, accesso abusivo a sistema informatico, intercettazioni abusive, corruzione e rivelazione di segreti d'ufficio. (Prima Milano Ovest)

I loro “specialisti” di intercettazioni e trojan “abusivamente s’introducevano in sistemi informatici e telematici protetti da misure di sicurezza”, scrive il giudice nella sua ordinanza, “e segnatamente nei dispositivi telefonici e nei dispositivi informatici (Pc, tablet etc. (Il Fatto Quotidiano)