Esultano i referendari contro i giganti immobiliari di Berlino

Ma le emozioni sono contrastanti, sin dalle prime proiezioni, quando dal palco annunciano il testa a testa a livello federale tra Spd e Cdu.

Colpisce il risultato non eccezionale dei Verdi e preoccupa il crollo della Linke che lotta per raggiungere il cinque percento.

Ancora non ci sono dati ufficiali, ma al comitato per l’esproprio delle aziende immobiliare la sensazione è di avercela fatta.

La campagna è nata dagli inquilini di Deutsche Wohnen, la più grande immobiliare di Berlino, accusata di essere tra le responsabili dell’aumento stellare degli affitti. (Domani)

Su altri giornali

L’iniziativa “Espropriare Deutsche Wohnen and Co!”, infatti, non ha messo ai voti un disegno di legge, ma ha formulato un invito al Senato statale a occuparsene. (L'HuffPost)

Milano resta cara anche dopo la pandemia. Il risultato del referendum non è vincolante, ma pone alla nuova legislatura – e alla nuova sindaca della città Franziska Giffey – un problema ormai inaggirabile. (Open)

Società immobiliari: questo non aiuta. È ancora critica, ma ritiene che il risultato del referendum debba essere rispettato. (TGcomnews24)

Nella Capitale tedesca, infatti, contestualmente alle elezioni politiche nazionali si votava anche il referendum sull’emergenza abitativa. Sin dalle prime battute dello spoglio, lo scarto a favore del sì, nel referendum che proponeva l’esproprio degli appartamenti sfitti di proprietà di società immobiliari, è sembrato abbastanza netto (56,4% contro il 39% di chi ha votato no). (idealista.it/news)

Argomenti che in tempi in cui le disuguaglianze sociali stanno emergendo in seguito ad una fortissima crisi pandemica, dovrebbero essere all’ordine del giorno Dopo che nei mesi scorsi una serie di associazioni sindacali, partiti di sinistra e rappresentanti dei cittadini è riuscita a raccogliere le 350mila firme richieste per indire questo referendum, Berlino è diventata pioniera in Europa sul fronte del diritto alla casa. (PRESSENZA – International News Agency)

La Deutsche Wohnen – la più grande società immobiliare che ha visto il suo nome anche nella campagna referendaria chiamata intitolata Espropiare Deutsche Wohnen (DWE – Deutsche Wohnen Enteignen) – ha risposto per prima, con l’arroganza del padrone che si crede padrone anche dei governi, spesso a ragione. (Il Fatto Quotidiano)