Migranti, approvato il decreto legge: i Paesi sicuri scendono a 19
Dopo l’annullamento del trasferimento dei primi migranti nei centri “italiani” costruiti in Albania da parte del Tribunale di Roma, il Consiglio dei Ministri emana un nuovo decreto che rivede le norme in materia di espulsione dei migranti verso i cosiddetti «Paesi sicuri». Con il nuovo provvedimento – spiega il ministro dell’Interno Piantedosi – diventa «fonte primaria l'indicazione dell'elenco di 19 Paesi sicuri sugli originali 22: abbiamo tenuto conto dell'integrità territoriale ed escluso Camerun, Colombia e Nigeria». (L'Unione Sarda.it)
Su altre fonti
Il Consiglio dei ministri ha dato via libera al dl sui Paesi sicuri che mira a blindare gli hotspot in Albania. La misura trasla l’elenco dei ventidue Paesi considerati sicuri dal decreto interministeriale della Farnesina, l’Interno alla Giustizia, a un decreto ad hoc, con l’obiettivo di renderlo norma primaria. (Nicola Porro)
(Adnkronos) – (il Fatto Nisseno)
Nell'auspicio del guardasigilli Carlo Nordio c'è la ratio con cui il governo ha varato un decreto legge per inserire l'elenco dei Paesi sicuri non più in un decreto interministeriale ma in una norma primaria, che "il giudice non può disapplicare: se la ritiene incostituzionale può fare ricorso alla Consulta". (Tiscali Notizie)
"Certamente non si escludono ulteriori interventi, vedremo che succede, vorremo far funzionare le norme europee sui rimpatri". L'elenco, che contiene 19 Paesi e non più 22, sarà oggetto di "un aggiornamento periodico annuale, e che vedrà il vaglio anche delle commissioni parlamentari", spiega ancora Mantovano. (Civonline)
Il governo italiano, lo ricordiamo, è dovuto correre ai ripari per stabilire nuove regole che permettano l’utilizzo dei 2 nuovi centri per migranti da poco aperti in Albania. Quello che è emerso negli ultimi giorni è la volontà del governo di dare una definizione più chiara di Paese sicuro, quando si parla di Paese di origine dei migranti. (RSI.ch Informazione)
"I giudici italiani sui migranti deportati in Albania hanno applicato una sentenza della Corte di giustizia europea del 4 ottobre, che io stessa avevo letto a Meloni in Aula, ma lei è chiusa nel suo palazzo e non ascolta e pensa di fare tutto giusto. (La Stampa)