Il vestito nuovo della destra europeista

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Che la rielezione di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione europea fosse impresa ardua e pericolante, minacciata da schiere di franchi tiratori, è sempre stata una colorita messa in scena accuratamente cucita sullo sfacciato opportunismo della candidata. La sua apertura alla destra, o almeno alla sua componente più atlantista, sostenuta anche dal presidente del Ppe Manfred Weber, non rappresentava solo uno strumento di ricatto nei confronti della vecchia maggioranza con socialdemocratici e liberali. (il manifesto)

Se ne è parlato anche su altri giornali

E anche l’Europarlamento si è spostato più a destra» Il co-presidente dell’Ecr, Nicola Procaccini, spiega il no del suo partito, FdI, alla rielezione di von der Leyen. (Milano Finanza)

C'è molto da fare e sono piena di idee per il prossimo mandato. Così la riconfermata presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen dopo il voto del Parlamento europeo (la Repubblica)

Adesso però mi prenderò il tempo per stare con la mia famiglia e andare in vacanza. Poi si ritorna a lavorare alla massima potenza per l'Europa». (Corriere TV)

Meloni “No a von der Leyen non comprometterà nostra collaborazione”

Un altro schiaffo a colpi di nuove tasse green, sbarchi e guerra, contro il voto di milioni di cittadini che chiedevano un cambiamento netto a Bruxelles". "La Lega ha votato 'no' e, insieme ai Patrioti, che è il terzo gruppo all’Europarlamento. (Sky Tg24 )

L’auspicio è che l’agricoltura torni ad essere una colonna portante dell’Unione e che la Presidente resti favorevole a una transizione verde costruita insieme agli agricoltori. Palazzo della Valle esprime soddisfazione per alcuni passaggi del discorso pronunciato stamattina alla plenaria del Parlamento europeo; in particolare, per il riferimento a un’Europa che “sostiene i cittadini e le imprese, improntata al pragmatismo, dove prosperità e competitività sono i driver principali di sviluppo”. (Impresa Italiana)

“Questo, ovviamente, non comprometterà la collaborazione che il governo italiano e la Commissione europea hanno già dimostrato di saper portare avanti su molte materie, come ad esempio la materia della migrazione. (La Gazzetta del Mezzogiorno)