La Rai e i cento anni del servizio pubblico. Ovvero l'incapacità di organizzare un evento (con Vespa giustamente arrabbiato)

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Tutto qui? I cento anni della radio e i settanta della televisione Rai sono finiti dentro a un programma di Carlo Conti, uno dei tanti, come se si stesse celebrando il compleanno di una persona più o meno famosa. Tutto qui? Basta fare il confronto con «Cari amici vicini e lontani» di Renzo Arbore in onda su Rai Storia per capire una sostanziale differenza. La Rai non sa più creare un evento, qualcosa cioè che ci allontani dalla sensazione media del guardare, un sigillo che si imprima sulla materia trattata. (Corriere della Sera)

Su altri media

Non l'ha presa bene il noto conduttore la mancata menzione del suo programma che va avanti da tre decenni. (AreaNapoli.it)

Impossibile dimenticare le scene madri de “Il segno del comando”, lo sceneggiato in assoluto più avvincente della Rai: a fine ottobre in libreria con una nuova, libera trasposizione firmata da Loredana Lipperini ed edita da RaiLibri che progetta un’apposita collana sulle mitiche serie ’60-’70. (Il Giornale d'Italia)

Evento che si è svolto a Roma, presso Palazzo dei Congressi. Per quale motivo se n'è andato via infuriato? Perché durante questi festeggiamenti per la Rai nessuno ha mai citato il suo programma storico, Porta a porta. (La Gazzetta dello Sport)

Rosanna Ilaria Donato Web Content Editor Laureata in Linguaggi dei Media, mi dedico al mondo dell’intrattenimento da 10 anni. Ho lavorato come web content editor freelance per diverse testate. (Libero Magazine)

Che venisse riconosciuto tangibilmente il suo passaggio nella storia della televisione di Stato. Un post di poche righe su X per esprime tutto il disappunto e l'amarezza di chi, dopo sessant'anni di lavoro per la stessa azienda (la metà dei quali come conduttore di Porta a porta) non vede riconosciuto il proprio valore e il proprio ruolo. (il Giornale)

Il giornalista abruzzese ha raccontato di aver lasciato il Palazzo dei Congressi addirittura indignato: una scelta che non si sarebbe mai aspettato vista la storia della sua trasmissione di seconda serata, Porta a Porta, e che non avrebbe trovato spazio all'interno della manifestazione. (DiLei)