La Rai e i cento anni del servizio pubblico. Ovvero l'incapacità di organizzare un evento (con Vespa giustamente arrabbiato)

La Rai e i cento anni del servizio pubblico. Ovvero l'incapacità di organizzare un evento (con Vespa giustamente arrabbiato)
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo

Tutto qui? I cento anni della radio e i settanta della televisione Rai sono finiti dentro a un programma di Carlo Conti, uno dei tanti, come se si stesse celebrando il compleanno di una persona più o meno famosa. Tutto qui? Basta fare il confronto con «Cari amici vicini e lontani» di Renzo Arbore in onda su Rai Storia per capire una sostanziale differenza. La Rai non sa più creare un evento, qualcosa cioè che ci allontani dalla sensazione media del guardare, un sigillo che si imprima sulla materia trattata. (Corriere della Sera)

Su altri media

Carràmba! Che sorpresa. (MOW)

Per la celebrazione dei cento anni della radio (e i 70 della tv) si aspettava almeno una citazione. Bruno Vespa bacchetta la Rai. (il Giornale)

Il giornalista abruzzese ha raccontato di aver lasciato il Palazzo dei Congressi addirittura indignato: una scelta che non si sarebbe mai aspettato vista la storia della sua trasmissione di seconda serata, Porta a Porta, e che non avrebbe trovato spazio all'interno della manifestazione. (DiLei)

Vespa abbandona la festa del compleanno Rai: "Hanno citato Angela, Minoli e Sciarelli ma non me"

"Accanto al doveroso omaggio a monumenti dell'informazione televisiva come il Tv7 di Sergio Zavoli e il Quark di Piero Angela, sono stati ricordati giustamente tra gli altri programmi Mixer di Giovanni Minoli e Chi l'ha visto dalla compianta Donatella Raffai all'attuale conduttrice Federica Sciarelli. (la Repubblica)

Si è alzato e ne ne è andato. Bruno Vespa non ha preso bene l’assenza del suo programma tra quelli ricordati in occasione delle celebrazioni per i 100 anni della radio e dei 70 della televisione. In una nota pubblicata su X, il conduttore scrive di essere “indignato per il trattamento riservato a Porta a porta”. (Il Fatto Quotidiano)

''Accanto al doveroso omaggio a monumenti dell'informazione televisiva come il Tv7 di Sergio Zavoli e (Secolo d'Italia)