Eredita' Agnelli: 'trust fittizio' alle Bahamas in decreto sequestro gip

Eredita' Agnelli: 'trust fittizio' alle Bahamas in decreto sequestro gip Nessuna tassa di successione chiesta o pagata: ci sono i presupposti per indagare sulla legittimità Secondo le indagini della procura di Torino, «i beni indicati nelle dichiarazioni degli eredi di Marella Caracciolo erano derivanti da un trust fittizio collocato in Paese a fiscalità privilegiata (Isole Bahamas), in cui erano stati conferiti nel 2014-2018 (quindi in data successiva alla chiusura del conto di Bundeena - 2009)» e «non essendo stata la dichiarazione di successione aperta in Italia sul presupposto della (falsa) residenza svizzera, i relativi redditi di capitale non avevano scontato alcuna tassazione né alcuna imposta di successione è stata dichiarata o riscossa». (Ottopagine)

Se ne è parlato anche su altri media

«In via generale, dalla disamina dei file» sequestrati a una delle segretarie, «emerge che Marella Caracciolo “dal 2003 in poi ha soggiornato per più tempo in Italia che in Svizzera"»: lo scrive, in un’annotazione, il nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza, richiamata nel decreto di sequestro da 74,8 milioni di euro emesso dal gip di Torino Antonio Borretta nei confronti di John, Lapo e Ginevra Elkann, del commercialista Gianluca Ferrero e del notaio svizzero Robert Urs von Gruenigen. (Corriere della Sera)

Sono queste le «novità» investigative sul patrimonio di Marella Caracciolo, vedova dell’avvocato Gianni Agnelli, morta nel 2019, indicate dal tribunale di Torino nel decreto con cui nei giorni scorsi è stato disposto il sequestro di denaro e titoli per 74 milioni di euro a carico dei figli della donna (John, Lapo e Ginevra Elkann) e altri due indagati. (Gazzetta del Sud)

Eredità Agnelli, il gip:: "Trust fittizi, doni e libro. La strategia degli Elkann"

Nel decreto con cui nei giorni scorsi è stato disposto il sequestro di denaro e titoli per 74 milioni di euro a carico dei figli della donna (John, Lapo e Ginevra Elkann) e degli altri due indagati (il commercialista Gianluca Ferrero e il notaio Urs Robert von Gruenigen), il gip ha posto l’accento su due trust “fittizi” alle Bahamas, su “donazioni false” di opere d’arte e oggetti preziosi per un valore di 170 milioni di euro. (il Giornale)

Questo raccontano le cento pagine del decreto con cui il gip Antonio Borretta, del tribunale di Torino, ha disposto il maxi-sequestro di 74,8 milioni di euro nell’ambito dell’inchiesta che ruota intorno all’eredità di Gianni Agnelli. (QUOTIDIANO NAZIONALE)