Tajani: è stupido cancellare la croce dal poster delle Olimpiadi di Parigi

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Agenzia askanews SPORT

Bucarest, 7 mar. – E’ “stupidità” una certa idea di laicità, che vuole negare la storia e l’identità invece di garantire la convivenza e la tolleranza delle diverse culture e religioni, e dei loro simboli. Come è accaduto in Francia, dove nei poster per le Olimpiadi di Parigi dell’estate prossima è stata cancellata la croce che svetta sulla guglia della chiesa dell’Hotel des Invalides. L’episodio è stato riportato, e condannato, dal ministro degli Esteri e leader di Forza Italia, Antonio Tajani, nel suo intervento al congresso del Ppe oggi a Bucarest. (Agenzia askanews)

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Il motivo? La cancellazione della croce dalla guglia "des invalides" di Parigi nei manifesti e simboli delle Olimpiadi. "Un altro colpo mortale alla storia e alle identità dell’Europa": ad assestarlo, secondo l’eurodeputato di Fratelli d’Italia e copresidente del gruppo dei ECR del Parlamento europeo, Nicola Procaccini, sarebbe stata la Francia. (Liberoquotidiano.it)

Romolo Dischi presenta Croce, nuovo singolo di Tuasorellaminore disponibile su tutte le piattaforme digitali e in radio dall’8 marzo. Il brano, distribuito da Altafonte Italia, oscilla tra elettronica, rap e R&B, mix che rappresenta ormai il marchio di fabbrica della producer barese insieme a testi che si insinuano nei lati più oscuri dell’universo umano. (Sardegna Reporter)

Fotoshop alla storia: dal logo è scomparsa la croce cristiana sulla cupola della chiesa di Des Invalides, dove è sepolto Napoleone. Se noi stessi non rispettiamo la nostra storia, gli altri non lo faranno mai. (Quotidiano Sportivo)

Il vicepremier al congresso di Bucarest: "Non è una buona idea cancellare la nostra identità" (LAPRESSE)

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La primavera araba in Occidente di cui oggi parla Costanza Esclapon è un’esagerazione? No, non direi. Se poi però leggete il pezzo, scoprite che è soltanto una manifestazione della grandissima conoscenza storica di Cazzullo, ma opinioni di Cazzullo, soprattutto controcorrente rispetto ai woke e i liberal, ce ne sono zero. (Nicola Porro)