Quel rumore negato per Giulia Cecchettin

Un anno fa era stata proprio la sorella di Giulia Cecchettin a chiedere di fare rumore: basta silenzio, diceva, dobbiamo farci sentire, dobbiamo urlare la nostra collera e il nostro dolore, dobbiamo denunciare il patriarcato che si nasconde dietro ogni femminicidio. Fare rumore tutti insieme, quindi, perché il dramma di Giulia non è solo un dramma personale, ma la punta dell’iceberg di un proble… (la Repubblica)

Ne parlano anche altre fonti

Padova, studenti e studentesse dell'università per Giulia Cecchettin : "Continueremo a far rumore per non dimenticare" (La Stampa)

A parlare è Francesco Menditto, procuratore a Tivoli e uno dei magistrati italiani più impegnati e sensibili sul problema della violenza di genere. Solo che se ne parla di più, i mass media ci fanno più titoli, queste storie finalmente trovano lo spazio in prima pagina”. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

A dirlo Gino Cecchettin, a un anno dalla scomparsa della figlia Giulia, ospite a "Che Tempo Che Fa” sul Nove. «Questo esercizio l'ho fatto per un anno, mi sono reso conto che intorno a me si respirava qualcosa di negativo: è umano, è comprensibile. (La Nuova Sardegna)

Giulia Cecchettin uccisa da Filippo Turetta, cos'ha fatto nell'ultimo anno e quando è prevista la sentenza

Niente rumore, meglio il silenzio, o al massimo una candela accesa sul balcone di casa. I movimenti studenteschi chiedevano di organizzare “un minuto di rumore” in ogni classe nel giorno dell’anniversario dell’omicidio di Giulia Cecchettin. (la Repubblica)

A un anno dal femminicidio di Giulia Cecchettin, la studentessa 22enne uccisa dall’ex fidanzato reo confesso e ora a processo Filippo Turetta, sono tante le manifestazioni di ricordo e affetto che gli studenti e le studentesse hanno voluto dedicarle. (Open)

Oggi il giovane studente, reo confesso, è in carcere e attende la sentenza. Si attribuisce ogni responsabilità e non cerca attenuanti, rinuncia all’attenzione dei media e ripercorre le tappe di quella tragica notte in cui ha spento per sempre la vita dell’ex fidanzata, “colpevole” di aver scelto di continuare a vivere senza di lui. (Virgilio Notizie)