Da “mai con il Pd” a “finalmente con il Pd”: i cinquestelle calabresi benedicono la svolta di Conte
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Alla fine il Movimento 5 stelle ha ucciso il padre. Beppe Grillo è stato di fatto licenziato al termine dell’assemblea costituente che si è conclusa domenica a Roma. Giuseppe Conte ha vinto su tutta la linea. La base del M5S con il 63% di sì, ha fatto fuori il garante e fondatore Beppe Grillo, ha dato il via libera all’alleanza con il centrosinistra, seppur vincolando il tutto ai programmi, e superato il tetto dei due mandati. (LaC news24)
Ne parlano anche altri giornali
L'ex premier pronto a trarre le conseguenze di un risultato negativo. Ma prima proverà a vincere. Anche su simbolo ed eventuale scissione. La battaglia del voto a dicembre e il rischio diaspora dei grillini (Open)
Addio al garante, ossia al comico, e al limite dei due mandati. La rottura tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte è nota da diversi mesi, ma l’ultimo capitolo è stato scritto durante la kermesse Nova, con il via libera alla rivoluzione voluta e ottenuta dal leader pentastellato grazie al voto degli iscritti M5s che ha avallato le modifiche proposte allo statuto e al codice etico. (Nicola Porro)
Giuseppe Conte ancora non si capacita – e lo dice pubblicamente sino allo sfinimento – di come Beppe Grillo stia mettendo in atto questo ‘sabotaggio pazzesco’ del processo costituente e “stia cancellando la sua storia, schiaffeggiando così palesemente tutti gli iscritti e tutto ciò per cui si è battuto in tanti anni”. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Può riprendersi il simbolo? "Assolutamente no, ha degli impegni contrattuali - ha sottolineato Conte - in questo senso, e in più il simbolo appartiene, lo voglio chiarire una volta per tutte, al Movimento 5 stelle, agli iscritti, non è mio ma non è neppure di Grillo". (Tiscali Notizie)
Domenica sera si è scritta la pagina più bassa della storia del MoVimento 5 Stelle e probabilmente una delle più tristi della storia politica italiana. Un applauso e grida di giubilo per festeggiare l’eliminazione del Garante del MoVimento. (Il Fatto Quotidiano)
Gela. Gli esponenti M5s, con in testa il parlamentare Ars Nuccio Di Paola, sono grandi sponsor politici del sindaco Di Stefano e del progetto che mette insieme forze progressiste e civiche. (quotidianodigela.it)