Da “mai con il Pd” a “finalmente con il Pd”: i cinquestelle calabresi benedicono la svolta di Conte
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Alla fine il Movimento 5 stelle ha ucciso il padre. Beppe Grillo è stato di fatto licenziato al termine dell’assemblea costituente che si è conclusa domenica a Roma. Giuseppe Conte ha vinto su tutta la linea. La base del M5S con il 63% di sì, ha fatto fuori il garante e fondatore Beppe Grillo, ha dato il via libera all’alleanza con il centrosinistra, seppur vincolando il tutto ai programmi, e superato il tetto dei due mandati. (LaC news24)
Ne parlano anche altri giornali
Non solo doppio mandato e ruolo del garante. Il M5S, nel corso della sua assemblea costituente, ha votato anche su molto altro: la cannabis, il fine vita, l'abolizione del contante e l'avvio di un dibattito sulla carne coltivata. (il Giornale)
Le votazioni si svolgeranno dal 5 all'8 dicembre e riguarderanno esclusivamente le modifiche apportate allo Statuto, fra le quali l'abrogazione della funzione dello stesso garante, approvata con oltre il 60 per cento dei consensi. (Tiscali Notizie)
Addio al garante, ossia al comico, e al limite dei due mandati. La rottura tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte è nota da diversi mesi, ma l’ultimo capitolo è stato scritto durante la kermesse Nova, con il via libera alla rivoluzione voluta e ottenuta dal leader pentastellato grazie al voto degli iscritti M5s che ha avallato le modifiche proposte allo statuto e al codice etico. (Nicola Porro)
Beppe Grillo e i vertici contiani si preparano al secondo round a colpi di clic sull’eliminazione del ruolo del garante dal Movimento. Ieri Giuseppe Conte ha riunito d’urgenza il consiglio nazionale: due ore per stabilire la data della votazione (dal 5 all’8 dicembre) e per cercare di delineare una strategia. (Corriere della Sera)
Il vincitore dell’assemblea a 5Stelle non può ancora mettere il risultato in archivio. Però Giuseppe Conte ostenta comunque tranquillità: “La nostra comunità ha dimostrato di avere grande voglia di partecipare e di decidere. (Il Fatto Quotidiano)
il Presidente, al netto di qualsiasi valutazione sulla legittimità e sulla opportunità di tale richiesta, ritiene di convocare l’Assemblea per la ripetizione delle votazioni aventi ad oggetto le modifiche statutarie. (Movimento 5 Stelle)