Strategie ESG e investimenti immobiliari: Un futuro sostenibile - Intervista al prof. avv. Vincenzo Sanasi d'Arpe (AD di Consap)

Roma, 19 Novembre 2024 Nell’attuale scenario economico e sociale, il tema della sostenibilità è diventato una priorità per gli investitori e le istituzioni, che cercano di coniugare risultati economici con un impatto positivo per l’ambiente e la società. In questo contesto, le strategie ESG (Environmental, Social, Governance) stanno acquisendo sempre più rilevanza nel settore immobiliare, considerato uno dei pilastri per una transizione sostenibile. (Agenparl)

Se ne è parlato anche su altre testate

A sottolineare il ruolo fondamentale dell’efficientamento energetico degli immobili, a partire da quelli pubblici, è Claudio Levorato, presidente di Rekeep, il principale operatore italiano e tra i principali player internazionali nell’Integrated Facility Management ovvero la gestione e l’erogazione di servizi integrati, alla clientela pubblica e privata, rivolti agli immobili, al territorio e a supporto dell’attività sanitaria. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Si chiama “wellness real estate”: per chi non ne avesse mai sentito parlare, è un fenomeno che sta concretamente trasformando il mercato globale delle costruzioni, segnando una rapida e costante crescita della domanda di immobili, residenziali e commerciali, capaci di incorporare il fattore benessere nel design, nelle tecnologie e nei materiali da costruzione. (QuiFinanza)

La sfida della sostenibilità ha bisogno del settore edilizio

Secondo i dati Siape, ben il 45% degli immobili certificati nel 2023 rientra nelle peggiori classe energetiche, vale a dire nelle categorie F e G, lanciando nel nostro Paese un’importante sfida alla riqualificazione e la riduzione dei consumi. (Il Sole 24 ORE)

Inoltre, malgrado un calo nel 2022 del 3,5% del consumo energetico, costruire nuovi edifici e infrastrutture assorbe ancora più di un terzo della produzione energetica globale. Infatti, secondo il Global status report for building and construction pubblicato nel marzo 2024 dalle Nazioni Unite, l’edilizia rappresenta da sola un quinto delle emissioni complessive dovute alle attività umane. (Corriere della Sera)