La crisi europea si allarga al terziario. In vista un taglio Bce, euro ai minimi da due anni sul dollaro
Dall’industria la crisi economica europea si propaga anche ai servizi. È questo il dato che più preoccupa e che ha spinto l’euro ai minimi sul dollaro da quasi due anni. A segnalarlo è l’indice Pmi (che “capta” gli orientamenti dei direttori degli acquisti delle aziende) relativo a novembre e risultato al di sotto delle attese. Per quel che riguarda il settore manifatturiero dell’area dell’euro l’indice si è attestato in novembre è a 45,2 punti, contro i 46 previsti. (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altri media
Minuti per la lettura L’attività economica dell’Eurozona peggiora con i servizi che entrano in contrazione, l’euro scivola ai minimi da due anni nei confronti del dollaro a quota 1,035 e cresce il pressing sulla Bce per un taglio di 50 punti base alla prossima riunione pre-natalizia del consiglio direttivo della Banca Centrale europea. (Quotidiano del Sud)
Roma, 22 nov. (Agenzia askanews)
Acquisti anche a Francoforte (+0,92%) e Parigi (+0,58%). A Madrid (+0,39%) le banche sono state penalizziate dal provvedimento del governo spagnolo che ha esteso di altri tre anni la tassa sulle plusvalenze: Bbva ha perso l'1,04%, Banco Santander il 3,52%, Banco Sabadell l'1,71%. (Italia Oggi)
L'euro scivola ai minimi da fine 2022 sul dollaro dopo l'andamento deludente degli indici Pmi dell'eurozona nella lettura preliminare di novembre, sia nella manifattura che nei servizi. La moneta unica, già indebolita dalla vittoria di Donald Trump alle elezioni americane, cede lo 0,5% a 1,042, ai minimi dal 30 novembre 2022, sui timori per la tenuta dell'economia dell'eurozona. (Trentino)
Il settore manifatturiero è sceso a 45,2 punti, mentre quello dei servizi a 49,2. Gli investitori stimano al 50 per cento le probabilità di un taglio di 50 punti base da parte di Francoforte a dicembre. (Lettera43)
L’ulteriore rallentamento rappresenta un’indicazione importante per la Bce, che ha recentemente spostato il focus dai prezzi in senso stretto alla crescita economica, che a sua volta può avere implicazioni sul raggiungimento del target di inflazione del 2%. (Finanzaonline)