Conte rompe il campo largo: "Non esiste più. Il M5S non si affianca a Iv in Emilia Romagna e Umbria"

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Giuseppe Conte chiude la porta al campo largo. A mettere la parola fine al progetto di un'alleanza politica allargata, comprendente il Pd, il Movimento 5 stelle e Italia Viva, è proprio il presidente del M5S, che, ospite di Bruno Vespa a Cinque minuti su Raiuno, non ha lasciato spazi a dubbi: ''Nel momento in cui il Movimento 5 stelle dice 'qui si è aperta una ferita' con questa bomba esplosiva che viene messa in questo campo largo che non esiste più, lo certifichiamo questa sera, abbiamo da parte del Pd e della sua segretaria un problema politico vero e serio''. (Today.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Alla luce di quanto è accaduto in Liguria, dove Giuseppe Conte è riuscito ad estromettere dalla campagna elettorale del cosiddetto campo largo dell’alternativa Matteo Renzi, per quanto questi avesse accettato di parteciparvi senza insegne ma solo con qualche candidato al nuovo Consiglio regionale, si può ragionevolmente sostenere che il presidente delle 5 Stelle, o di ciò che ne rimarrà dopo la rottura in corso col fondatore, garante, consulente Beppe Grillo, più che da Renzi sia ossessionato dalla segretaria del Pd Elly Schlein. (Liberoquotidiano.it)

Dopo lo stop a Renzi in Liguria, Conte minaccia lo strappo anche in Umbria ed Emilia Romagna, dove si andrà al voto per le Regionali. Lo showdown era nell'aria. (il Giornale)

Mentre ci si preparava a contare i danni dovuti al nuovo slittamento dell’approvazione del Defr, il documento di economia e finanza regionale ormai quasi fuori tempo massimo, su cui Michele Emiliano teme di non avere ancora i numeri necessari in Consiglio regionale, il quadro pugliese è stato superato e in qualche modo travolto da quello nazionale. (quotidianodipuglia.it)

Il campo largo è già finito. Veto di Conte nelle regioni: “No anche in Umbria ed Emilia-Romagna”

Edi Cicchi e Leonardo Varasano si candidano alle prossime elezioni regionali con Noi Modarati Civici per l’Umbria, all’interno della coalizione di centrodestra che sostiene Donatella Tesei. “Non una lista di individui ma un gruppo di persone” è stato ribadito nel corso della conferenza stampa, martedì primo ottobre, alla quale insieme ai due candidati erano presenti Luca Briziarelli, responsabile organizzativo per la campagna elettorale di Noi moderati, e Renzo Baldoni, commissario provinciale di Perugia per il partito. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Perché l’Emilia- Romagna non è la Liguria, appunto, il candidato presidente Michele De Pascale è un riformista convinto e i veti imposti dal M5S su Iv in Liguria dovranno avere vita breve. Lo ripetono in tanti, dem più o meno vicini alla segretaria Elly Schlein ma accomunati da una certezza: la Regione rossa per eccellenza non può perdere la componente riformista in vista delle prossime Regionali. (Il Dubbio)

Giuseppe Conte terremota il campo largo. Rilancia e dà per concluso il tentativo di mettere insieme tutte le opposizioni, lasciando basiti anche Verdi e Sinistra Italiana. (QUOTIDIANO NAZIONALE)