Von der Leyen, tutte le sfide della nuova Commissione Ue: dai dossier più caldi alla "maggioranza groviera"
Alla fine, nonostante i veti incrociati tra i gruppi parlamentari, la commissione-bis di Ursula von der Leyen ha incassato il via libera per un nuovo mandato quinquennale, che inizierà il 1° dicembre. Si tratta di una partenza in salita di cui, oltre alle difficoltà delle ultime settimane nel trovare la quadra sui commissari, parlano i numeri: il via libera dell'Eurocamera è arrivato con 370 sì, 282 no e 36 astenuti, cifre più contenute rispetto a quelle dell'investitura di quattro mesi fa. (ilmessaggero.it)
La notizia riportata su altre testate
Ursula Gertrude Albrecht, più nota col cognome del marito von der Leyen, 66 anni compiuti in ottobre, 7 figli, più volte ministra, anche della Difesa, nei governi della ex inossidabile Angela Merkel, no. (Start Magazine)
“Con il nostro no a questo mega-inciucio sulla commissione Von der Leyen, noi Cinque Stelle abbiamo dimostrato cosa significa essere progressisti indipendenti, anzi popolari, nel senso della vicinanza alla gente”, sostiene il … Anche se i dem saranno i probabilissimi alleati del M5S a trazione contiana. (Il Fatto Quotidiano)
Pallottoliere alla mano, però, l’azzardo è riuscito fino a un certo punto: con appena 370 voti (la soglia più bassa di sempre), la riconfermata presidente della Commissione è la prima a perdere consensi nell’appuntamento con lo scrutinio palese, anziché guadagnarne rispetto ai 401 di luglio. (ilmessaggero.it)
Perché allora, prima dell’indicazione dei singoli commissari da parte degli stati, la piattaforma pro-Ue aveva avuto il consenso di Ppe, S&D, Renew con l’aggiunta dei Verdi. In termini numerici, la maggioranza basta e avanza, ma non si tratta di un trionfo. (il manifesto)
Che sarà un esecutivo la cui missione cruciale sarà quella militare lo si capisce dall’incipit dell’intervento di Ursula von der Leyen: una digressione su quanto accaduto nel 1989, sulla libertà riconquistata a est e … (Il Fatto Quotidiano)
E così, mentre le agenzie si affollavano con i commenti entusiasti di Forza Italia e Fratelli d’Italia («Il detonatore degli equilibri è stata Giorgia Meloni», copyright Nicola Procaccini) la Lega sparava sui social il suo meme: «Voto compatto della Lega: no a von der Leyen». (Corriere della Sera)