Il successo del referendum sulla cittadinanza è (anche) merito dei social

Il successo del referendum sulla cittadinanza è (anche) merito dei social
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Today.it INTERNO

Il successo del referendum sulla cittadinanza è (anche) merito dei social Tanti gli appelli sui social (in foto Zerocalcare e Ghali) Un primo periodo di generale indifferenza. Poi, all’improvviso, un’accelerazione fino al raggiungimento del quorum. La traiettoria del sacrosanto referendum sulla cittadinanza non è solo una storia a lieto fine di partecipazione su un tema che la politica sembra non vedere. (Today.it)

La notizia riportata su altri giornali

La spiega (anche) così, SiMohamed Kaabour, l’ondata di mobilitazione che negli ultimi giorni ha accompagnato la raccolta firme per il referendum sulla cittadinanza, che muoverà i prossimi passi a gennaio (quando è previsto il vaglio della Corte C… (La Repubblica)

Il deposito in Cassazione di un milione e 300mila firme per il referendum abrogativo dell’autonomia regionale differenziata, insieme allo sprint che martedì scorso ha portato in poche ore al raggiungimento delle 500mila sottoscrizioni per il quesito sulla cittadinanza, denota un rinnovato fermento di partecipazione “dal basso”, seppure dietro la spinta di un grande sindacato come la Cgil e dei partiti dell’opposizione. (Avvenire)

"Leggendo il quesito referendario è chiaro secondo me che non è un referendum abrogativo. Si tratta di un referendum propositivo, escluso dalla nostra Costituzione; di una innovazione legislativa che vuole prevedere che un articolo della legge del 1992 sui figli adottati si applichi erga omnes, cioè a chiunque". (Adnkronos)

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A fare la differenza nella raccolta è anche il tema e l'efficacia della campagna di comunicazione. Se ne parla dopo il successo del Referendum Cittadinanza. (Sky Tg24 )

Il quesito mira, quindi, a modificare l’articolo 9 dell’attuale legge sulla cittadinanza, la numero 91/1992, che si basa sul cosiddetto ius sanguinis, il ‘diritto di sangue’. Raggiunge quota mezzo milione di firme il Referendum Cittadinanza promosso da Riccardo Magi di +Europa. (Tuttoscuola)

Il 2025 sarà l’anno dei referendum, a meno che non si abbia la caduta del governo, cosa certamente auspicata dai proponenti dell’abrogazione della legge sulla autonomia differenziata; della riduzione a cinque anni di residenza continua in Italia per l’acquisizione della cittadinanza, dai dieci anni attualmente previsti; della revisione del Jobs Act, quanto alla disciplina del contratto a tutele crescenti, del contratto a termine, della indennità di licenziamento nelle piccole-medie imprese; nonché alla estensione della responsabilità solidale per infortuni sul lavoro negli appalti. (Nicola Porro)