Il successo del referendum sulla cittadinanza è (anche) merito dei social

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Today.it INTERNO

Il successo del referendum sulla cittadinanza è (anche) merito dei social Tanti gli appelli sui social (in foto Zerocalcare e Ghali) Un primo periodo di generale indifferenza. Poi, all’improvviso, un’accelerazione fino al raggiungimento del quorum. La traiettoria del sacrosanto referendum sulla cittadinanza non è solo una storia a lieto fine di partecipazione su un tema che la politica sembra non vedere. (Today.it)

La notizia riportata su altri giornali

“Con questa mobilitazione gli italiani hanno dimostrato che quando al Parlamento manca la capacità di guardare la realtà, c’è chi sa farsi avanti con tutta la forza della democrazia e della partecipazione come previsto dalla Costituzione. (Civonline)

Il quorum, come si è visto, c’è: sarà anzi un mega quorum perché le firme per il referendum sulla cittadinanza saranno consegnate in Cassazione il 30 settembre, lunedì prossimo, dal “cartello” di promotori con Riccardo Magi e le associazioni del Terzo Settore in testa, e il contatore delle sottoscrizioni corre ancora molto, oltre il mezzo milione necessario. (la Repubblica)

Dall’autonomia differenziata alla legge sulla cittadinanza, il sistema digitale ha permesso di raggiungere il mezzo milione di firme necessarie per proporre i quesiti referendari. Corsa contro il tempo entro il 30 settembre per la proposta di abrogazione della legge elettorale, il cardine della democrazia in crisi di partecipazione Seggio elettorale Archivio ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO (Città Nuova)

Roma — Si sono mobilitate soprattutto le donne, giovani under 30, attive sui social e impegnate. Nei dati statistici elaborati ieri dai promotori del referendum per allargare ai nuovi italiani le maglie della cittadinanza, sono i più giovani i grandi protagonisti del cambiamento: e sono 344. (la Repubblica)

Una scelta che dà un contributo alla sottoscrizione che in poche settimane ha raggiunto e superato le 500mila firme necessarie per il quorum. Damiano Tommasi è il primo sindaco del Veneto ad aver sottoscritto la campagna "Figli e Figlie d'Italia", seguito poi dal sindaco Possamai di Vicenza e da Giordani di Padova. (Il Mattino di Padova)

Il “responso” è previsto per la metà di gennaio 2025. Sono sette i referendum che hanno superato le 500mila firme previste dalle legge. (Il Sole 24 ORE)