Expo a Siracusa, al centro la gestione idrica, Acea, “investimenti per 4,7 miliardi”

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L'operatore idrico con uno stand in ortigia L’agricoltura, al centro dell’Expo DivinazIone e del G7 a Siracusa, va a braccetto con la questione idrica, ormai cruciale, come è di tutta evidenza in Sicilia, la cui area centro occidentale è flagellata dalla siccità. Lo stand di Acea Sono oltre 200 gli stand in Ortigia, il centro storico di Siracusa che ospita l’evento internazionale, e tra questi c’è quello di Acea, primo operatore idrico italiano, che, nelle settimane scorse si è aggiudicato il bando, indetto dall’Ati idrico di Siracusa, per l’assegnazione della quota del 49 per cento della società mista, a maggioranza pubblica, che gestirà il servizio idrico nei prossimi 30 anni nel Siracusano. (BlogSicilia.it)

Su altre testate

Si è aperto sabato mattina il G7 dedicato all’agricoltura e alla pesca sull’isola di Ortigia, un appuntamento che vede la partecipazione dei rappresentanti delle principali economie mondiali per discutere di sfide e opportunità del settore agroalimentare e ittico. (Telesud)

Il focus del G7 dell'Agricoltura a Siracusa, nell'incantevole Castello Maniace sull’isola di Ortigia, sarà su sostenibilità, giovani e Africa. Un nuovo appuntamento per il G7 a guida Italia. (QuiFinanza)

Un’antica tecnica perfezionata dai viticoltori dell’isola greca di Chio 2.700 anni fa. Merito dell’enologo Andrea Pala e del suo Donna Ma’, lo straordinario vermentino prodotto con le uve che prima hanno riposato per un breve periodo nei fondali delle acque antistanti l’Arcipelago de La Maddalena. (SARdies.it)

Tra queste, non poteva mancare la piadina. Fino a domenica, Ortigia (provincia di Siracusa) ospita il G7 ‘Agricoltura e Pesca’, un evento di portata internazionale che mette in vetrina le eccellenze agroalimentari italiane. (il Resto del Carlino)

“Un’occasione straordinaria per mostrare al mondo il bello e il buono dell’Italia e riportare gli agricoltori al centro dell’attenzione internazionale, con l’obiettivo di valorizzare la qualità e la sostenibilità delle nostre produzioni tramite una vetrina globale unica, ma soprattutto di fare squadra con le organizzazioni e i governi per affrontare le grandi sfide del settore, dai cambiamenti climatici al giusto reddito per i produttori al diritto al cibo per tutti”. (Cia Toscana)

"La pesca non è solo un settore economico ma deve diventare un presidio ambientale e culturale delle nostre coste. La creazione di cluster bio-economici d'impresa della pesca e dell'acquacoltura, attraverso interventi regionali di promozione e valorizzazione delle Aree marine ecologicamente attrezzate per la pesca e l'acquacoltura, rappresenta l'unica risposta concreta alla necessità di applicare un approccio ecosistemico e sostenibile nell'uso delle risorse marine, creando contemporaneamente le condizioni favorevoli allo sfruttamento delle risorse del PNRR messe a bando". (Borsa Italiana)