Guerra mondiale? L'Occidente con Kiev, l'asse Iran-Russia-Corea del Nord dall'altra parte: la rete del conflitto globale
Solo pochi anni fa avremmo mai immaginato che, a tre ore di volo da Roma, ci sarebbero stati diecimila militari nordcoreani impegnati a combattere al fianco dei russi? Probabilmente no. E se fosse stato inserito in un action movie avremmo pensato a una stramberia degli sceneggiatori. Ma le due guerre più vicine all’Europa - in Ucraina e in Medio Oriente - ci mostrano già un’intricata ramificazione di alleanze e collaborazioni che richiamano il concetto di conflitto mondiale, al di là delle dichiarazioni minacciose di Putin che, dopo avere mostrato che con i nuovi missili ipersonici può colpire l’Europa, ha anche detto che ormai «questa è una guerra globale». (ilmessaggero.it)
Ne parlano anche altri giornali
Oltre 1000 giorni di guerra dell’Ucraina contro l’invasore russo. Joe Biden che autorizza l’Ucraina a usare i missili a lungo raggio sul territorio russo. (L'HuffPost)
Ne sono convinti anche leader europei, sempre più spaventati dal perimetro del conflitto che si allarga senza che nessuno riesca ad arginarlo. Sicuramente può farlo, da un momento all’altro. (Il Fatto Quotidiano)
NEW YORK – Ha accusato Joe Biden di “voler scatenare” la Terza guerra mondiale. Ma la domanda che circola a Washington in queste ore riguarda proprio l’autore del messaggio: Donald Trump Jr., il figlio maggiore del presidente eletto Donald Trump. (la Repubblica)
Questa drammatica partita si sta giocando sulla pelle dell’Unione Europea, che si trova a un passo dal conflitto e sarà la prima a pagarne le conseguenze. (Avanti Online)
Il via libera di Joe Biden agli ucraini per l’impiego dei missili a lunga gittata in grado di raggiungere i territori occupati dai russi, e il messaggio di risposta che Vladimir Putin ha inviato lanciando un missile balistico ipersonico a medio raggio teoricamente in grado di portare un’arma atomica, suscitano un interrogativo: ci si avvia alla guerra atomica mondiale? (L'HuffPost)
Martedì 19 Novembre, due giorni dopo il via libera statunitense, l’Ucraina fa partire un primo attacco con missili a lungo raggio ATACMS. Contestualmente il presidente Putin decide di modificare la dottrina russa sull'uso nucleare: la Russia potrà usare armi atomiche anche in risposta ad attacchi convenzionali, se questi sono sostenuti da potenze nucleari come gli Stati Uniti. (PeaceLink)