Cop29, "Sganciate i soldi": la scritta gigante degli attivisti climatici nello stadio di Baku
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Durante la Cop29 in Azerbaijan la protesta degli attivisti climatici sugli spalti dell'Olympic Stadium di Baku, dove è comparsa una scritta gigante: "Pay up!" ("Pagate!"). Il messaggio rivolto ai Paesi ricchi per sollecitarli a rispettare gli accordi per il "loss and damage", il Fondo per gli aiuti economici ai Paesi in via di sviluppo. Le proteste per la giustizia climatica hanno attraversato anche i corridoi della sede che ospita la Conferenza delle parti sul clima, per chiedere ai leader e ai governi dei 198 Paesi partecipanti di porre fine all'uso dei combustibili fossili e garantire il supporto finanziario per le azioni di adattamento e mitigazione nelle aree del mondo più colpite dagli effetti devastanti del cambiamento climatico (la Repubblica)
Se ne è parlato anche su altre testate
Questo significa che i Paesi poveri hanno ritenuto inadeguata la proposta fatta preparare dall’ONU ad Australia ed Egitto in vista della COP29, e preferito sfidare il nord del mondo a rispettare l’accordo di Parigi con impegni economici più adeguati e concreti. (Vatican News - Italiano)
No. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è andata a Baku, alla conferenza Onu sul clima Cop29, sostenendo che non c’è un’alternativa immediata ai combustibili fossili e che “l’Italia è in prima linea sulla fusione nucleare che può rappresentare un punto di svolta”. (L'HuffPost)
Con questa dolorosa dichiarazione il leader spagnolo, Pedro Sánchez, ha ricordato al pubblico della Cop29 di Baku che non sarà uno spirito da “Coplandia” a fermare le quotidiane tragedie provocate dal clima. (Vatican News - Italiano)
L’integralismo più becero e peloso annichilisce il buonsenso. Quando si parla di clima e di ambiente regna l’ideologia, lo sappiamo. (Nicola Porro)
Per raggiungere questi obiettivi è necessaria la collaborazione di tutti - a partire dai principali emettitori di gas a effetto serra –, oltre ad un adeguato sostegno finanziario. A Dubai ci siamo posti obiettivi ambiziosi: triplicare la capacità di generare energia rinnovabile nel mondo e raddoppiare il tasso globale di miglioramento dell’efficienza energetica entro il 2030. (il Giornale)
E’ arrivata con un discorsetto probabilmente scritto da qualcun altro, ma che ben rifletteva la posizione del governo sulla transizione ecologica: l’energia rinnovabile, lungi dall’essere centrale nel raggiungimento della neutralità climatica, per Meloni, alla COP29, diventa quasi residuale. (Il Fatto Quotidiano)