Fitto: “Darò più voce ad autonomie e territori. L’astensione di FdI su Next Generation Eu? Se votassi domani, sarebbe un voto favorevole”

“Cinque anni fa ero seduto tra di voi, ricordo il mio viaggio politico, dal locale al nazionale a Bruxelles: ho sempre lavorato per un’Europa più forte. E’ un onore per me e sono pronto a mettere tutta la mia esperienza al servizio della Commissione. Non sono qui per rappresentare un partito politico o uno Stato membro, ma per il mio impegno per l’Europa“. Sono le prime parole pronunciate, in un inglese macchinoso, da Raffaele Fitto, vicepresidente designato della Commissione europea e commissario designato alla politica di Coesione, in audizione dinanzi alla commissione Sviluppo regionale del Parlamento Ue. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri giornali

Con i primi decisi a costringere i secondi ad abbandonare ogni tentazione di aprire alle destre. Sul candidato italiano alla vice presidenza esecutiva della Commissione converge il grande scontro in atto tra Socialisti e Ppe. (ilmessaggero.it)

«Non sono qui per rappresentare un partito politico o uno Stato membro, ma per esprimere il mio impegno per l’Europa. Agirò esclusivamente nell’interesse della nostra Unione». Già nel suo intervento introduttivo di fronte alla Commissione Affari Regionali del Parlamento Europeo (tra gli osservatori anche eurodeputati di altre commissioni coinvolte), Raffaele Fitto ha cercato di rassicurare i molti critici che lo ascoltano, sottolineando anzitutto il suo passato da “democristiano”. (Avvenire)

La politica di coesione europea dovrebbe guardare a “una connessione digitale” per le regioni, perché “se non colleghiamo i territori non saranno mai al centro”. (CorCom)

Fitto: «Qui non rappresento un partito ma il mio impegno per l’Europa»

L'Europa è "la nostra casa, unita nella diversità" e l'impegno è "lavorare insieme per il futuro del nostro continente", aggiunge. Lo sottolinea il vicepresidente esecutivo in pectore della Commissione Europea Raffaele Fitto, aprendo il suo discorso in audizione in commissione Regi del Parlamento europeo a Bruxelles (Adnkronos)

Nel giorno dell'orgoglio italiano per la relazione del commissario Raffaele Fitto con la quale il nostro rappresentante ha illustrato il piano per dare coesione alle politiche europee, la solita sinistra italiana ha cercato di trascinare il dibattito nel fango, con improperi e accuse sul tema dei migranti. (Secolo d'Italia)

«Abbiamo bisogno di una politica di coesione basata su tre punti: riallacciare il rapporto con le autonomie locali con scelte che guardino i singoli territori; avere una governance multilivello e il partenariato; rispondere alle nuove sfide come quella climatica, digitale e demografica». (Il Sole 24 ORE)