Venezia, corruzione in Laguna

Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro è indagato per corruzione nell'ambito dell'inchiesta sulle trattative per la vendita dell'area lagunare del Pili all'imprenditore di Singapore Chiat Kwong Ching. Arrestato l'assessore per la mobilità Renato Boraso. Sotto inchiesta anche il capo e il vicecapo di Gabinetto del primo cittadino e direttore generale del Comune, Morris Ceron, e il vicecapo di Gabinetto, Derek Donadini. (Italia Oggi)

La notizia riportata su altri media

Complessivamente nell'inchiesta sono coinvolte 18 persone: sette le persone finite agli arresti domiciliari, tra cui figurano funzionari comunali e di partecipate pubbliche, tra cui l'azienda dei trasporti comunale Actv. (Today.it)

Un maremoto politico sconvolge Venezia, a un anno dalla fine del mandato di Luigi Brugnaro. Anzi, aveva sfidato le opposizioni a … (Il Fatto Quotidiano)

Arrestato per corruzione l’assessore alla Mobilità del comune di Venezia, Renato Boraso, all’interno di un’inchiesta su presunte tangenti per ottenere affidamenti di appalti pubblici. La Guardia di Finanza del comando provinciale lagunare ha eseguito martedì mattina un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 18 persone in totale, accusate a vario titolo di corruzione e reati amministrativi. (LAPRESSE)

Brugnaro indagato: concorso in corruzione. L'affare da 150 milioni per vendere i terreni del sindaco e la svendita del palazzo storico

Non hai capito, tu non capisci un c…! Mi stanno domandando anche a me che tu domandi soldi. Ma prima della mostra, Luigi Brugnaro ha un incontro al Tronchetto con Renato Boraso, che striglia nel suo stile. (ilgazzettino.it)

La vicenda che coinvolge Brugnaro riguarda le trattative di vendita all'imprenditore Chiat Kwong Ching, di Singapore, dell'area dei 'Pili' che si affaccia sulla laguna di Venezia. Sono indagati anche il capo di Gabinetto del sindaco e direttore generale del Comune Ceron, il vicecapo di Gabinetto Donadini. (ilmessaggero.it)

Soldi, tanti soldi per facilitare l’operazione immobiliare e ricevere tutti i permessi necessari al buon esito dell’affare. Tradotto: concorso in corruzione. (Il Fatto Quotidiano)