Maternità surrogata e mannaia etica

Dal giorno della nomina a senatrice a vita, ho immaginato di poter avere il privilegio di votare in Aula una modifica di quel che resta della legge n. 40 del 2004 sulla procreazione medicalmente assistita. Una legge così avulsa dalla realtà che intendeva regolare da finire presto demolita dalla Corte costituzionale, perché in contrasto con l’elementare diritto della donna alla salute psicofisica e con la buona pratica medica. (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri media

Molto preoccupati, anche per l’impatto diretto che minaccia di avere sui loro cittadini. Washington — «Gli Stati Uniti sono preoccupati» per la legge italiana che ha reso la maternità surrogata un reato universale. (la Repubblica)

Eugenia Roccella non ci sta. La ministra per la Famiglia risponde alle critiche del New York Times, a proposito della legge che estende il reato di maternità surrogata nel cosiddetto reato universale. (L'Opinione delle Libertà)

Diventa un caso internazionale, il «reato universale» di maternità surrogata introdotto nell’ordinamento italiano con la legge approvata in via definitiva al Senato il 16 ottobre. (il manifesto)

Se l'utero in affitto è "patriarcale"

Il reato universale di gestazione per altri (gpa), trasformato in legge tra l’entusiasmo della maggioranza, è inapplicabile non solo per la sua inconsistenza giuridica ma per l’assurdità logica che lo sorregge. (LA NOTIZIA)

Avete ascoltato lo sproloquio della senatrice Pirro (M5s)? «I miei organi sono miei e ne faccio quello che voglio (…) I colleghi arrivati dal Medioevo dicono che l’utero non è mio (…) Siamo al comunismo degli organi. (Tempi.it)

«Giorgia Meloni ha fatto anche cose buone», verrebbe da dire leggendo Il Fatto quotidiano e il Domani sulla vexata questio dell'utero in affitto (diventato reato universale), versione politicamente scorretta della maternità surrogata, o meglio della «gestazione per altri», espressione che tanto piace ai salotti radical chic e alle associazioni Lgbtq+. (il Giornale)