"Biden ha visto i piani militari contro Teheran". Alla Casa Bianca l'ipotesi di un attacco contro gli ayatollah

Un’ultima possibilità per l’Iran prima di un attacco americano al programma nucleare di Teheran. Si può riassumere così l’analisi pubblicata nelle scorse ore dalla rivista specializzata Foreign Affairs. A sorprendere gli osservatori non è solo la constatazione che la finestra temporale per risolvere il complicato dossier internazionale si stia per chiudere ma anche il fatto che l’autore dell'intervento sia Richard Nephew, ex consulente per i rapporti con la Repubblica Islamica dell’ex presidente Barack Obama e dell’attuale inquilino della Casa Bianca Joe Biden: i due massimi esponenti del partito democratico che più di tutti si sono spesi per trovare l’accordo con il regime degli ayatollah al fine di allontanare lo spettro della soluzione militare. (il Giornale)

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E la ragione è molto semplice. Vuole semmai mettere gli ayatollah con le spalle al muro per costringerli a rinegoziare radicalmente il controverso accordo sul nucleare che, siglato dall’amministrazione Obama nel 2015, Trump aveva abbandonato tre anni più tardi. (Panorama)

Negli ultimi giorni del suo mandato il presidente statunitense Joe Biden e il suo consigliere per la sicurezza nazionale, Jake Sullivan, hanno discusso sulle opzioni militari contro i siti nucleari iraniani. (Notizie Geopolitiche)

Teheran, 'non vogliamo l'atomica, revocare le sanzioni'

All'esterno il collasso degli alleati, con la leadership di Hamas e Hezbollah decimata da Israele e il regime di Bashar al-Assad deposto dal gruppo jihadista guidato da Abu Mohammed al-Jawlani. All'interno i disordini sociali e una crisi economica sempre più profonda. (Adnkronos)

Il dossier nucleare resta centrale per l'Iran che tuttavia "non è alla ricerca" dell'arma atomica. (ANSA Brasil)