Scattano i dazi europei sulle e-car cinesi: ma a pagare non sarà solo il settore auto
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I dazi europei sulle auto elettriche cinesi sono realtà. Da domani (31 ottobre) diventeranno operative e definitive. Una mossa che rischia di colpire non solo il settore auto (Audi ha annunciato la chiusura della fabbrica di Bruxelles a febbraio), ma anche il comparto alimentare. Pechino, infatti, oltre a reagire con “non siamo d’accordo e non lo accettiamo” ha già minacciato ripercussioni sul commercio di distillati, brandy, formaggi e carne di maiale. (Panorama)
Ne parlano anche altre fonti
Con una decisione attesa ormai da settimane, Bruxelles fa scattare la scure dei dazi sulle auto elettriche cinesi nonostante il muro di Berlino e le crepe mostrate dai Ventisette che all'inizio del mese avevano rimesso nelle mani dell'esecutivo di Ursula von der Leyen l'onere di punire il Dragone per i maxi-sussidi sleali elargiti alla sua industria per inondare il mercato continentale di e-car a basso prezzo. (LA STAMPA Finanza)
Infatti, la Commissione ha comunicato di aver concluso la sua indagine anti-sovvenzioni imponendo dazi compensativi definitivi sulle importazioni di veicoli elettrici (BEV) dalla Cina. I dazi sulle auto elettriche cinesi voluti dalla Commissione Europea diventano definitivi. (HDmotori)
"La Cina continuerà ad assumere tutte le misure necessarie per salvaguardare in maniera risoluta gli interessi legittimi delle imprese cinesi", ha affermato il ministero del commercio del Dragone, secondo quanto riporta il South China Morning Post dopo aver presentato la procedura presso l'organismo di risoluzione delle dispute commerciali presso l'organizzazione internazionale. (Tiscali Notizie)
L’introduzione definitiva di dazi, che possono arrivare fino al 35,3%, mira a colpire le vetture elettriche cinesi a basso costo, ritenute una minaccia per la concorrenza locale. La riconversione all’elettrico si sta rivelando una sfida particolarmente dura per l’industria automobilistica europea. (QuiFinanza)
Il regolamento europeo è così ufficialmente in vigore, sebbene includa una clausola di revisione. Dunque a partire da oggi, 30 ottobre 2024 e per i successivi cinque anni, le e-car prodotte in Cina e importate nell'UE saranno soggette a una tariffa aggiuntiva variabile, che potrà essere anche più del 35%. (Auto.it)