Concordato Preventivo Biennale: Cos’è, requisiti e vantaggi per imprese e professionisti

Tra le novità più importanti della riforma fiscale c’è sicuramente il concordato preventivo biennale. Si tratta di un nuovo strumento fiscale che permette a imprese e professionisti di accordarsi in anticipo con il Fisco sul reddito da dichiarare per un biennio. Possono sfruttare il concordato preventivo non solo i soggetti ISA effettivi ma anche i contribuenti in regime forfettario. Per questi ultimi soggetti a oggi il CPB è solo sperimentale ossia varrà per il periodo d’imposta 2024. (InvestireOggi.it)

Ne parlano anche altre testate

A partire da oggi, lunedì 14 ottobre, sono disponibili online i calcoli del Fisco sulla base dei quali i contribuenti potranno valutare i costi dell’adesione al ravvedimento speciale, che consente di sanare gli anni precedenti a quelli del concordato. (Corriere della Sera)

Intanto, una inconsueta forma di protesta è stata organizzata in questi giorni a Milano da Federcontribuenti. I Professionisti chiedono la proroga per l'adesione al Concordato Preventivo, Federcontribuenti maggiore informazione sull'impatto fiscale dello strumento. (PMI.it)

Modalità che, come abbiamo esposto al Garante dei Contribuenti, riteniamo lesive della libertà decisionale del contribuente e in contrasto con i principi costituzionali di equità e trasparenza”, spiega il presidente dell'associazione, Marco Paccagnella. (QuiFinanza)

Il CPB suona come un condono e non risolve il debito sistemico italiano

Salvo proroghe dell’ultima ora, entro fine mese vanno assunte le decisioni sull’adesione al concordato preventivo biennale (Cpb), che ora apre le porte anche all’opportunità di accedere al «ravvedimento speciale» introdotto in sede di conversione del Dl 113/2024. (NT+ Fisco)

Si tratta di una scelta che comporta diverse implicazioni e che, come confermato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), non può essere rinviata oltre il termine stabilito. (InvestireOggi.it)

Spettabile Redazione, a differenza di quanto avviene in Usa, il concordato preventivo biennale non è un sistema “a regime” (che potrebbe avere senso), ma un’estemporanea trovata fiscale determinata e finalizzata unicamente a esigenze di cassa, che da una parte suona come l’ennesimo condono per i furbi e, dall’altra, non risolve il debito sistemico italiano. (Eutekne.info)