I lavoratori sudcoreani di Samsung hanno proclamato uno sciopero a oltranza

Doveva durare tre giorni, fino al 10 luglio, ma lo sciopero dei lavoratori di Samsung Electronics in Corea del Sud continua. A tempo indeterminato. È quanto annunciato dal National Samsung Electronics Union (NSEU), il più grande sindacato che rappresenta i lavoratori del gigante tecnologico sudcoreano, per costringere la direzione a negoziare sui salari e sui giorni di ferie in più. "Dichiariamo un secondo sciopero generale a tempo indeterminato a partire dal 10 luglio, avendo appreso che la direzione non è disposta a discutere dopo il primo sciopero generale", ha dichiarato in un comunicato il National Samsung Electronics Union che conta più di 30.000 membri, più di un quinto della forza lavoro totale dell'azienda, che ammonta a 125mila unità. (Today.it)

Ne parlano anche altri media

Tre giorni di sciopero a Samsung non sono bastati. (WIRED Italia)

Nel giorno del Galaxy Unpacked 2024, l'evento semestrale in cui vengono presentate le ultime novità, i lavoratori coreani incrociano ancora le braccia: lo sciopero inizialmente previsto per tre giorni si trasforma in uno a oltranza. (L'HuffPost)

Mercoledì i lavoratori sindacalizzati di Samsung Electronics in Corea del Sud hanno annunciato uno sciopero a tempo indeterminato per intensificare la loro campagna per un aumento salariale. Una mossa che potrebbe avere un impatto sulle forniture globali di chip. (Forbes Italia)

Sale di tono la protesta dei lavoratori del gigante tecnologico sudcoreano che è tra i principali produttori di smartphone al mondo e uno dei pochi che realizza schede di memoria di alta qualità per l’intelligenza artificiale. (Corriere della Sera)

Il sindacato, che rappresenta circa 30.000 dipendenti, ha comunicato che i suoi membri hanno deciso di estendere l’azione sindacale, che originariamente doveva durare solo tre giorni, dopo che la direzione non ha accettato di avere colloqui con i rappresentanti degli operai. (L'INDIPENDENTE)

Corea del Sud, proclamato sciopero a oltranza dei lavoratori Samsung (La Stampa)