Maltempo a Cesena, Lattuca: “Scuole aperte, ecco perché”

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Corriere Romagna INTERNO

A Cesena si è appena concluso incontro pomeridiano del coc, il centro operativo comunale che coordina a livello locale le attività di protezione civile. “Abbiamo deciso come comuni del cesenate e parte del forlivese di non prorogare l’ordinanza di chiusura delle scuole - ha detto il sindaco Enzo Lattuca - innanzi tutto perché non abbiamo problemi di circolazione. Ce ne sono stati in maniera puntuale nel corso di questi giorni, ma non hanno mai interessato le vie principali. (Corriere Romagna)

Ne parlano anche altre testate

Rimini, si alza il livello dell'acqua alla foce del fiume Marecchia - Video CRONACA, a Rimini presso la foce del fiume Marecchia il livello dell'acqua è in aumento. Le immagini girate attorno alle 6 di giovedì. (3bmeteo)

Dopo neanche un anno e mezzo, in Emilia-Romagna torna l’emergenza. Enzo Lattuca, sindaco di Cesena, innanzitutto qual è la situazione nel suo territorio? (LA NOTIZIA)

Disastro che non ha risparmiato le province di Ravenna e Forlì-Cesena, messe in ginocchio dall’ondata eccezionale di maltempo che ha martoriato territori già colpiti duramente nel maggio del 2023. Ma per fortuna stavolta Rimini ha schivato il disastro. (il Resto del Carlino)

A Sarsina già da ieri è stato attivato il Coc (Centro operativo comunale) per la gestione dell’emergenza, con le strutture operative di protezione civile e l’ausilio della Misericordia. Sono stati effettuati per lo più interventi per ripristinare frane e smottamenti (nervo scoperto di queste zone della media collina) che avevano invaso parte delle sedi stradali del territorio. (il Resto del Carlino)

Rispetto all’emergenza del 16 maggio 2023, l’entroterra riminese ha però riportato danni minori. Un territorio fragile. (il Resto del Carlino)

Aperti invece da domani, sabato 21 settembre, i servizi educativi, le scuole di ogni ordine e grado - comprese le Università e l’alta formazione artistica e musicale - i centri di formazione professionale (IeFP), i centri ricreativi e di aggregazione giovanile, le biblioteche e i musei, i centri diurni per anziani e disabili e i centri socio – occupazionali per disabili. (Corriere Romagna)