Siria, la guerra in diretta | Consiglio sicurezza dell' Onu: «Il processo politico in Siria sia inclusivo»

La Cina è' pronta a giocare «un ruolo costruttivo» per la pace e la stabilità in Siria. Lo ha detto il vice rappresentante permanente di Pechino alle Nazioni Unite, Geng Shuang, durante una riunione del Consiglio di sicurezza. La Cina «presta grande attenzione ai drastici cambiamenti» verificatisi in Siria e invita tutte le parti interessate ad astenersi da azioni che potrebbero aggravare la situazione, ha aggiunto. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Jeep Land Rover Defender blu avio e tenute scure senza insegne, gli incursori dello Shaldag, unità d’élite dell’Aeronautica Israeliana (IAF) non hanno fatto mistero - almeno nei giorni a seguire - del loro raid in stile LRDG sulle alture del Golan. (Inside Over)

L'Esercito israeliano (Idf) ha ricevuto istruzioni dal primo ministro Benjamin Netanyahu di rimanere per un anno, almeno fino alla fine del 2025, nella zona siriana di Hermon conquistata dopo il crollo del regime di Assad: lo riporta Channel 12. (Tuttosport)

Gli aerei israeliani hanno preso di mira, tra gli altri obiettivi, le difese aeree siriane e i depositi di missili terra-terra, facendo temere un’escalation nel conflitto. Secondo quanto riportato dall’Osservatorio siriano per i diritti umani (SOHR), i raid israeliani hanno colpito siti militari nella regione costiera di Tartus, un attacco che è stato descritto come il più grave degli ultimi 12 anni. (Ultima Voce)

Bibi sul Golan: resteremo qui. A Gaza si spera nella tregua

A distanza di pochi giorni dalla caduta del regime di Assad, è alta tensione tra Israele che occupa le Alture del Golan dal 1967 e che le ha unilateralmente annesse nel 1981 e i nuovi governanti siriani: il governo israeliano ha infatti approvato 'all'unanimità' un piano per (Adnkronos)

Non mancando allo stesso tempo di indirizzare i suoi cacciabombardieri contro altri paesi della regione per «ragioni di sicurezza». Il governo Netanyahu procederà incontrastato con il suo programma di colonizzazione, sfruttando ancora le opportunità che l’attuale quadro mediorientale gli sta offrendo. (il manifesto)

Non era al Cairo ieri Benyamin Netanyahu, ma sul Jabal Sheikh (Monte Hermon), nelle alture del Golan occupate, a fare il punto della situazione lungo le linee di armistizio con la Siria abbondantemente superate dalle truppe israeliane – il 603° Battaglione del Genio dell’Esercito ha raggiunto villaggi a 20 chilometri da Damasco e girano voci di unità speciali alla ricerca dei resti di Eli Cohen, la spia israeliana giustiziata dalla Siria nel 1965 – dopo l’8 dicembre, quando Bashar Assad è fuggito dalla Siria mentre i jihadisti occupavano Damasco. (il manifesto)