Diaz salta sul mondo: "Ho la pelle azzurra"

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SPORT

Andy Diaz, che da due anni veste la maglia azzurra dopo aver ottenuto la cittadinanza italiana, ha confermato ancora una volta di essere un atleta capace di trasformare il sogno in realtà. Ai Mondiali indoor di atletica leggera di Nanchino, nella notte tra giovedì e venerdì, ha conquistato l’oro nel salto triplo con un primo tentativo da 17,80 metri, misura che gli è bastata per dominare la gara. Un risultato che arriva appena quindici giorni dopo il successo agli Europei indoor di Appeldoor, dove aveva già dimostrato di essere in una forma straordinaria.

Quella di Diaz è una storia che parla di continuità, di misure che si ripetono e di una progressione costante. Nato a Cuba, ma ormai radicato nella realtà romana, l’atleta ha saputo fondere la sua anima cubana con l’orgoglio di rappresentare l’Italia, un Paese che ha abbracciato come sua nuova casa. "Ho la pelle azzurra", ha dichiarato dopo la vittoria, sottolineando non solo il legame con la nazionale italiana, ma anche la sua volontà di lasciare un segno indelebile nella storia dell’atletica.

Non è la prima volta che Diaz sale sul podio con la maglia azzurra. Ai Giochi Olimpici di Parigi aveva conquistato il bronzo, mentre agli Europei indoor di quest’anno aveva già regalato all’Italia una medaglia d’oro. La sua capacità di mantenere le promesse, come aveva anticipato prima di partire per Nanchino, lo rende un atleta affidabile e determinato, capace di gestire la pressione delle grandi competizioni.

Intanto, nella stessa notte, un’altra azzurra ha fatto parlare di sé: Zaynab Dosso, campionessa europea dei 60 metri, ha firmato il miglior tempo delle batterie con 7.09, l’unica atleta a scendere sotto i 7.10. Un segnale forte alle rivali, che dovranno fare i conti con la sua velocità nelle semifinali e, si spera, nella finale. Dosso, che ha iniziato la sua giornata con un ottimo riscaldamento, dimostra di essere in piena forma e pronta a lottare per un altro risultato importante.

Nell’asta, invece, Elena Simonelli e Roberta Bruni-Molinarolo si sono piazzate al settimo posto con 4,60 metri, un risultato che, pur non essendo da podio, conferma la presenza italiana anche in una specialità tradizionalmente dominata da atlete di altri Paesi.