Medjugorje, perché si parla di "riconoscimento a metà"
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Il Vaticano ha riconosciuto Medjugorje come luogo di culto e pellegrinaggio, evidenziando “i frutti positivi” dell'esperienza dei fedeli. La Santa Sede non si è però espressa sui presunti fenomeni spirituali. "Su Medjugorje si rischiava uno 'scisma': le due parti, quella favorevole e quella contraria, sono ferocemente combattive", spiega il giornalista David Murgia. "Un riconoscimento del genere mette la pace e chiude una vicenda che durava 43 anni" (Sky Tg24 )
Se ne è parlato anche su altri giornali
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Francesco pronuncia il suo nulla osta al culto pubblico sul Podbro, la collina rocciosa delle apparizioni mariane, alla luce dei «frutti positivi» generati dall’«esperienza religiosa» nel villaggio della Bosnia Erzegovina. (La Stampa)
Una pacata aura di razionalità spira nel documento appena rilasciato dalla Santa Sede a proposito del culto della Madonna a Medjugorje. Segno della svolta impressa da papa Francesco e dal suo braccio destro al dicastero della Dottrina della fede, cardinale Manuel Fernandez. (Il Fatto Quotidiano)
«La pastorale quotidiana nella parrocchia di Medjugorje è intensa – scrive il Vaticano nella nota ‘La Regina della Pace’ –. Nei giorni scorsi vasta risonanza a livello mondiale ha suscitato il pronunciamento del Dicastero per la dottrina della fede, approvato da Papa Francesco, a proposito di Medjugorje. (corriereadriatico.it)
Andai a Medjugorje nel 2016. Mi fu proposta una guida (una guida?!) al costo di 120 euro al giorno "per accompagnarti sui luoghi e farti incontrare un veggente". Un laico, non un sacerdote. In effetti, un sacerdote, denaro non l'avrebbe chiesto. (L'HuffPost)
PUBBLICITÀ Giovedì il Vaticano ha approvato ufficialmente i pellegrinaggi religiosi a Medjugorje, in Bosnia. In quello che è diventato molto di più di un fenomeno: il turismo religioso garantisce milioni di euro di introiti (Euronews Italiano)