Non solo Almodovar con l’eutanasia. A Venezia l’ideologia è stata la protagonista, ma non è una novità

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Il Leone d'Oro dell’81esima Mostra del Cinema di Venezia, come noto, è andato al film di Pedro Almodóvar “La Stanza Accanto”, una pellicola – è stato già evidenziato su queste colonne – fortemente ideologica e propagandistica della “dolce morte”, secondo la volontà dello stesso regista spagnolo. Sfortunatamente, quella premiata non è stata la sola pellicola di parte e allineata all’agenda bioetica libertaria e progressista, dal momento che a Venezia sono state proiettate almeno altre due opere in tal senso. (provitaefamiglia.it)

La notizia riportata su altri media

Che si è aggiudicata il Leone d’argento, gran premio della giuria e arriva il 19 settembre distribuito da Lucky Red. Venezia – Una piccola grande storia di alta montagna, nell’ultimo anno della Seconda guerra mondiale, le quattro stagioni scandiscono l’attesa di una famiglia e mentre il mondo piano piano riacquista la pace, questa paradossalmente la perde. (la Repubblica)

Eh, sì, sentivamo la mancanza di un altro film che glorificasse l’eutanasia e di un regista che chiedesse di farne un diritto universale riconosciuto per legge. (Tempi.it)

Il regista spagnolo che nel 2019 aveva ottenuto il Leone alla carriera proprio a Venezia, ricevendo il premio ha lanciato un appello affinché «morire con dignità sia un diritto fondamentale». (AMICA - La rivista moda donna)

Pubblicazione: 08 settembre alle 16:36 (BadTaste)

Venezia – Tilda Swinton è Martha, la donna che per battere il cancro sceglie di decidere lei quando lasciare la vita, e di farlo a modo suo. E infatti il regista madrileno alle attrici, al “miracolo quotidiano a cui ho avuto il… (la Repubblica)

Giunta al suo atto finale, la 81ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia ha visto il trionfo di Pedro Almodóvar, il quale si è aggiudicato l’ambito Leone d’oro al Miglior film per The Room Next Door, prima opera in lingua inglese del regista che vede nel cast nomi del calibro di Tilda Swinton e Julianne Moore. (Best Movie)