Siria: scontri tra alawiti e agenti della sicurezza del nuovo regime

In Siria mercoledì si sono verificati scontri nella campagna di Tartous, nella provincia costiera di Latakia e in alcuni quartieri di Homs a seguito delle manifestazioni di condanna dell’incendio di un santuario religioso alawita ad Aleppo. Al Jazeera riferisce che dopo le manifestazioni di mercoledì scorso nelle città e nei paesi di Tartous, Latakia, Jableh, Qardaha e Homs le nuove autorità siriane hanno annunciato un coprifuoco parziale e lanciato una operazione “contro uomini armati che hanno aperto il fuoco sulle forze di sicurezza in concomitanza con le manifestazioni”. (Contropiano)

Ne parlano anche altre testate

Finita una repressione ne comincia un’altra. La nuova Siria targata Hay’at Tahrir al-Sham (HTS) ed Esercito Nazionale Siriano (SNA), a cui si aggiunge una galassia di gruppi ribelli, ha infatti preso di mira le minoranze del Paese. (L'INDIPENDENTE)

"Sei membri dei servizi di sicurezza sono stati uccisi e tre uomini armati, dopo che le forze di sicurezza hanno tentato di arrestare un alto funzionario del potere dell’ex presidente al-Assad", ha detto l’Osdh. (Gazzetta del Sud)

Il filmato che mostra "l'assalto e l'attacco" al santuario di Aleppo è "vecchio e risale al momento della liberazione" della città siriana settentrionale da parte dei ribelli all'inizio di questo mese, ha affermato una dichiarazione del ministero degli Interni, aggiungendo che l'attacco è stato opera di "gruppi sconosciuti" e che "ripubblicare" il video ha contribuito a "fomentare conflitti" . (Tuttosport)

Siria, i ribelli rafforzano la sicurezza a Damasco dopo gli scontri con i lealisti

Media: «Hamas non ha fornito la lista degli ostaggi da liberare» (Il Sole 24 ORE)

Il gruppo Hayat Tahrir al-Sham, ora al potere a Damasco, ha imposto un coprifuoco notturno dopo che "14 membri del ministero degli Interni" sono stati uccisi in "imboscate da parte dei sostenitori del presidente deposto Bashar al-Assad" Il nuovo ministro degli Interni siriano, Mohammed Abdel Rahman, ha dichiarato che 14 "membri del ministero dell'Interno" sono stati uccisi da quelli che ha definito "resti del regime di Assad". (Euronews Italiano)

Le milizie ribelli siriane hanno intensificato i controlli con check point nella capitale Damasco dopo gli scontri di mercoledì con le forze leali al deposto regime di Assad, nella zona della città portuale di Tartus, roccaforte alawita, fedele all'ex raìs. (Il Sole 24 ORE)