Elezioni in Romania: il ballottaggio che potrebbe cambiare il volto del Paese
Le elezioni in Romania, di stampo presidenziale, segnano un momento cruciale per il futuro politico del paese, mettendo in luce un panorama elettorale inaspettato e carico di significati, sopratutto se messi in relazione con il resto d’Europa. Il primo turno ha visto il trionfo del candidato nazionalista e filorusso Calin Georgescu, che si contenderà la presidenza con Elena Lasconi, rappresentante del centrodestra moderato. (Ultima Voce)
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Il candidato di estrema destra e filorusso, smentendo i pronostici iniziali, è in testa (98% le schede scrutinate) con il 22,5% delle preferenze seguito dal primo ministro di centrosinistra Marcel Ciolacu, che ha ottenuto il 19,55%. (Italia Oggi)
I due principali sfidanti sembrano essere George Simion, leader dell’Alleanza per l’Unità dei Romeni (AUR), partito di estrema destra e il primo ministro uscente Marcel Ciolacu, sostenuto dal principale partito del paese, il Partito Social Democratico (PSD). (LAPRESSE)
Segue Elena Lasconi che ha sorpassato il primo ministro Marcel Ciolacu. I due più votati si sfideranno al ballottaggio l'8 dicembre (LAPRESSE)
Cittadini rumeni al voto per il primo turno delle presidenziali 2024: il seggio di Varese ha raccolto il voto dei rumeni del Varesotto, dell’Alto Milanese e anche dal Canton Ticino. (LegnanoNews.com)
Urne aperte per scegliere il successore del liberale Klaus Iohannis. Tra i 14 candidati risultano favoriti Marcel Ciolacu, premier in carica socialdemocratico, e George Simion, leader dell'estrema destra sovranista. (Lettera43)
A sorpresa, un populista dell'estrema destra rumena si è affermato al primo turno delle presidenziali che si sono tenuti ieri in Romania, avendo la meglio sul premier socialdemocratico Marcel Ciolacu. Con il 99,9 per cento dei voti contati, Georgescu è stato il più votato, con il 22,9 per cento delle preferenze. (EuropaToday)