Tuono Pettinato, l'arte di narrare il mondo ridendo
I mondi che Tuono Pettinato
Non è facile mettere ordine nella sua opera per il dolore di aver perso un buon amico e saperlo scomparso a 44, dopo una lunga malattia: perché Tuono Pettinato, al secolo Andrea Paggiaro, per gli amici anche Tippi, o per i social Buono Pettinari, oltre a un autore immenso nel panorama del fumetto italiano, era in assoluto una persona adorabile.
Garibaldi, Alan Turing, Kurt Cobain e Freddie Mercury, ma anche la fine del mondo per il cambiamento climatico, la resistenza e l’antifascismo, e un paio di romanzi allo stato puro, come l’ultimo, Chatwin (Rizzoli, 2019). (Il Manifesto)
Se ne è parlato anche su altre testate
Nella giornata di ieri, Tuono Pettinato è stato ricordato anche nel corso di una seduta della Camera dei Deputati dall’onorevole Filippo Sensi del Partito Democratico (qui il video completo dell’intervento). (Fumettologica)
Sin dai banchi di scuola, dove si diverte a disegnare caricature dei compagni di classe e dei professori, negli anni in cui si nutre di Peanuts e Asterix Il talento di Andrea Paggiaro si era mostrato prestissimo. (La Repubblica Firenze.it)
Andrea Paggiaro lo conoscevano e lo adoravano tutti, perché era un autore sottile, divertente e colto, ma anche una persona a cui si voleva bene di default. Così Tito Faraci, storico sceneggiatore di Tex e Topolino e (Il Manifesto)
A Tuono Pettinato, nome d’arte di Andrea Paggiaro, scomparso ieri a 44 anni, piaceva Un posto al sole. Sempre presente, sempre capace, vorace, sempre pronto a dire e a fare; sempre illuminato da quella voglia di trasformare le parole in storie, e di usare le sue storie per esprimersi. (Rivista Studio)
Ho avuto l’onore e il piacere di presentare le tavole di Andrea nel corso delle due edizioni di Fumetti nei musei, un progetto del Ministero della Cultura per raccontare con nuovi linguaggi le collezioni del patrimonio culturale italiano. (Comicus)
“Consapevoli che sopravvivere a un figlio sia l’esperienza più devastante nella vita di un genitore, resta la certezza che le opere che lui ha lasciato sopravviveranno in eterno e li aiuteranno a superare questa perdita incolmabile”, concludono dall’Aoup (VTrend.it)