Gemini 2.0 Flash, ora è possibile provarlo anche su smartphone
Google ha recentemente annunciato il nuovo modello Gemini 2.0 Flash, che dovrebbe superare 1.5 Pro nei key benchmark. È possibile, al momento, provarlo sul web. Ma se proprio vuoi testarlo anche sul tuo telefono, ora puoi farlo con l’ultima versione beta dell’app Google. Solo per gli iscritti al programma beta L’app Google v15.49.42 beta aggiunge la possibilità di scegliere una versione specifica di Gemini, impostazione già disponibile su web per gli utenti Gemini Advanced. (Telefonino.net)
Se ne è parlato anche su altre testate
La modalità di pensiero di Gemini 2.0 Flash è un modello sperimentale addestrato per generare il “processo di pensiero” che il modello segue nell’ambito della sua risposta. Il primo modello di intelligenza artificiale a sfiorare le capacità umane di ragionamento più profondo per risolvere problemi complessi è stato o1 di OpenAI introdotto a settembre: ora Google colma il divario con Gemini 2.0 Flash Thinking Experimental, il primo di Big G che ragiona. (macitynet.it)
Con Gemini 2.0, l’azienda mira a migliorare l’esperienza degli utenti grazie a nuove funzionalità, tra cui l’output nativo di immagini e audio, e l’utilizzo di strumenti agenziali che permettono di pianificare, ricordare e agire su richiesta. (Tech Princess)
Google entra nell'”Agentic Era”: ha presentato una nuova versione del suo modello di intelligenza artificiale di punta, affermando che è due volte più veloce della versione precedente e sarà utilizzata per alimentare agenti virtuali che assistono gli utenti. (Il Sole 24 ORE)
Il perché è presto spiegato: lo smartphone è il device che usiamo più spesso e in ogni luogo, anche per lavoro. Avere un “aiutino” sempre disponibile, per gestire i propri task quotidiani, da quelli più semplici ai più complessi, aiuta a risparmiare tempo e fatica. (Influenxer.it)
La polemica riguarda le vecchie linee guida consegnate ai contractor per validare i contenuti prodotti dall'AI (StartupItalia)
Lo scopo di Agentspace e NotebookLM Plus è permettere ai dipendenti di un’azienda di usare le informazioni disponibili all’interno della compagnia, magari anche in reparti e divisioni diverse da quelle in cui i dipendenti lavorano e creare contenuti originali, disponibili per gli altri lavoratori. (Libero Tecnologia)