Alcaraz e Sinner sono su un altro livello

(copertina) IMAGO / Xinhua L'eredità di Federer, Nadal e Djokovic nel tennis ha deformato lo sguardo degli appassionati di tennis. Il loro immenso conto Slam ha messo uno standard quasi impossibile da raggiungere per ogni epoca, la loro longevità e le loro battaglie hanno creato una barra per cui ogni rivalità o partita viene vivisezionata. Ne sono un esempio certi giudizi sulla stagione di Carlos Alcaraz, tra tifosi dello spagnolo stesso e alcuni commentatori definita “in chiaroscuro”; il chiaro sarebbero i due Slam e lo scuro nove sconfitte su cinquantotto partite. (L'Ultimo Uomo)

Su altri giornali

Jannik Sinner cede all’ultimo, al tie break del terzo set, dopo una partita di puro spettacolo tra i due tennisti oggi più forti al mondo. Lo spagnolo vince 6-7 6-4 7-6 contro il numero uno del mondo, che qui all’Atp500 della… (la Repubblica)

Nonostante il limbo è stato costretto a ri-piombare, con l’opinione pubblica che percepisce la situazione come un’ingiustizia, Jannik ad avere un rendimento altissimo e a gestire la cosa da uomo esperto e navigato , su 19 giocati: una macchina da guerra che solo Alcaraz, a volte, è in grado di smontare. (Il Faro online)

Cambia la classifica ATP con il torneo di Pechino ancora in corso: c’è una importante novità anche per Sinner (MilanLive.it)

Sinner sempre ko con Alcaraz, il punto debole di Jannik

Un epilogo amaro dopo tre ore e venti di tennis quasi sempre lunare. Al tiebreak del terzo, lui che di tiebrak nel torneo non ne aveva perso mezzo (infatti aveva vinto pure del primo set). (Il Fatto Quotidiano)

La classe non è acqua. Gli omaggi verso il rivale non sono comunque mancati: "Complimenti a Carlos e al suo team, state facendo un gran lavoro — ha detto Sinner — Ti auguro il meglio, spero che ci potremo affrontare un altro paio di volte". (Liberoquotidiano.it)

Il tarlo spagnolo sorride e rosicchia, denti larghi e bicipiti in vista, maledettamente simile a quello che per vent’anni ha scavato vaste gallerie nelle sicurezze di Roger Federer: si chiamava Rafa Nadal (La Stampa)