Roberto Gualtieri: “È vero, ci sono stati tanti disagi. Ma il Giubileo ha salvato Roma”
ROMA. Per mesi e mesi è stata una prova di resistenza umana e collettiva con pochi precedenti nella storia di una città: cantieri ovunque, improperi diffusi, uno sbrigliato disordine per le strade della Capitale. Un romano garbato negli sfottò come Carlo Verdone, è arrivato a dire: «Roma alle prese col Giubileo sembra il bagno a cielo aperto di un Autogrill». Una battuta paradossale che risale a… (La Stampa)
Ne parlano anche altri giornali
Apre la “Domus Spei”, la casa dei volontari ufficiali del Giubileo è pronta ad accogliere giovani e adulti (Giubileo 2025)
Nei cantieri si lavora giorno e notte per sistemare lastricati e pensiline, disegnare aiuole e piazzare nuovi spartitraffico (in via della Conciliazione), levigare sanpietrini e spacchettare le statue sbiancate dal restauro: ieri Gualtieri ha tolto il cellophane a quelle della fontana dei Quattro fiumi, a piazza Navona. (Corriere Roma)
(Adnkronos) – Mancano pochi giorni all’apertura ufficiale del Giubileo 2025 e Roma si prepara ad accogliere milioni di pellegrini in arrivo per l’Anno Santo. “Serve fare il monitoraggio di tutte le persone a seconda del Paese da cui provengono: ogni nazione può avere una particolare endemia dovuta ad un virus che potrebbe arrivare qui da noi. (OglioPoNews)
ROMA – Un caffè a 4 euro, come una bottiglietta d’acqua. «Una speculazione» inaccettabile hanno denunciato già a metà novembre Cgil e Uil di Roma scrivendo al sindaco Gualtieri per segnalare il «comportamento opportunistico di molti operatori» che nelle zone turistiche della Capitale, in vista del Giubileo, avevano applicato rincari del 300%. (La Stampa)
Tanti italiani ed europei, pochi da oltreoceano. In tempo per godersi spazi rinnovati come via Ottaviano, piazza Risorgimento e a giorni il sottovia di piazza Pia e la pedonalizzazione di via della Conciliazione. (Repubblica Roma)
«Con monsignor Fisichella potremmo scrivere un libro su “come arrivare al Giubileo senza perdere la fede”. Un paio di anni fa più di uno ci guardava con l’aria con cui gli inglesi augurano “good luck” quando la situazione è disperata». (NT+ Enti Locali & Edilizia)