I caricabatterie "spariti" dalle confezioni dei cellulari nuovi: ecco perché. Rivoluzione green o una scusa per far pagare di più?

Avete acquistato uno smartphone nel 2024? Se la risposta è sì, è molto probabile che vi siate trovati di fronte a una scatola più sottile del solito, priva di un elemento fondamentale: il caricabatterie. Questa tendenza, iniziata da Apple nel 2020 e limitata inizialmente ai modelli top di gamma, si è ormai diffusa a macchia d’olio, coinvolgendo tutte le fasce di prezzo e tutti i produttori. Ma perché i caricabatterie stanno scomparendo dalle confezioni? E quali sono le conseguenze per i consumatori? La Direttiva Europea: un’arma a doppio taglio La colpa, o il merito, a seconda dei punti di vista, è da attribuire alla Direttiva europea 2022/2380, la stessa che ha imposto l’adozione dello standard USB-C per i caricabatterie di smartphone, tablet e altri dispositivi elettronici. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre fonti

Chi ne ha acquistato uno nuovo negli ultimi anni si sarà sicuramente accorto che nelle confezioni degli smartphone non c’è più il caricatore. È successo di recente con telefoni come Redmi 13 e Honor 200, ed è un aspetto che da qui in avanti dovremo sempre di più tenere in considerazione. (GizChina.it )

Ma se fino a qualche tempo questa poteva essere considerata una scelta dei singoli produttori, da qualche mese a questa parte è diventata una conseguenza diretta del Regolamento Europeo sul caricatore unico, mirato a standardizzare la ricarica attraverso la porta USB-C e ridurre l'impatto ambientale dei rifiuti elettronici. (Multiplayer.it)

Lo stesso regolamento chiedeva ai produttori, entro la fine del 2024, di rimuovere i caricatori dalla confezioni e di venderli a parte. (DDay.it)

Caricabatterie “scomparsi” dalle confezioni dei cellulari: ora bisogna comprarli. «Così si evitano rifiuti elettronici», ma è polemica

Oltre a consigliarvi i migliori caricabatteria per sopperire alla mancanza, in diverse occasioni ci è capitato di chiedere direttamente alle aziende il motivo di questa scelta e la risposta è stata più o meno sempre la stessa: per rispettare le nuove normative europee. (SmartWorld)

Prima con i Galaxy di Samsung e poi imitata via via da altri produttori. Una pratica non nuova, in verità, iniziata con Apple nell'ormai lontano 2020 e che il mondo Android aveva fatto propria limitatamente ai modelli top di gamma. (Corriere della Sera)

Le disposizioni emesse dall'Unione Europea sul caricabatterie unico per gli smartphone dovevano servire a limitare i rifiuti elettronici, ma le aziende di telefonia sembrano approfittarne per non includere più spine e cavi nel loro packaging, così da vendere meno prodotti a prezzi maggiori. (leggo.it)