Cagliari in lutto per Nicolò Meloni, la giovane guardia giurata uccisa dalla caduta di un cancello a Sestu

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Nella notte di ieri, un drammatico episodio ha colpito la comunità di Sestu, dove Nicolò Meloni, un giovane di 27 anni di Cagliari, ha tragicamente perso la vita mentre lavorava come guardia giurata. L’incidente è avvenuto presso un’azienda situata lungo la SS 131, mentre Nicolò stava svolgendo il suo turno di notte. Poco dopo l’una, un collega di Nicolò ha lanciato l’allerta, ma quando i soccorsi sono giunti sul posto, per il giovane non c’era più nulla da fare. (vistanet)

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Questo drammatico evento ha colpito profondamente tutta la nostra organizzazione». «Siamo venuti a conoscenza della tragica scomparsa di Nicolò Meloni, giovane guardia giurata di 25 anni e collaboratore di Pegaso Security, deceduto questa notte durante un’ispezione all'interno di un'azienda cliente a Sestu (L'Unione Sarda.it)

Perdere la vita a 26 anni è un dramma che non si deve ripetere. Cagliari Il presidente del consiglio regionale Piero Comandini esprime, anche a nome dell’assemblea, profondo dolore per la morte della giovane guardia giurata di Cagliari uccisa durante il servizio di vigilanza dal cancello scorrevole di un’azienda di Sestu (La Nuova Sardegna)

Si chiamava Nicolò Meloni la guardia giurata di 26 anni che è morta schiacciata da un cancello nell’azienda Idrosistemi, situata lungo la Strada Statale 131. Meloni ha cercato di chiedere aiuto. Prima gridando e poi sparando alcuni colpi in aria. (Cagliaripad.it)

L’incidente sula lavoro a Cagliari. (Gallura Oggi)

La tragedia è avvenuta verso l’ 1.30 di notte . Stava effettuando un’ispezione durante il suo turno notturno, quando il cancello scorrevole di un’azienda di impianti elettrici e fotovoltaico , alle porte di Cagliari , è uscito dal binario e gli è crollato addosso , schiacciandolo. (Gazzetta del Sud)

«Ormai sembra quasi una roulette russa: esci per andare al lavoro e non sai se tornerai a casa, perché non c'è garanzia sulla sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro e questa strage quotidiana ne è la prova». (L'Unione Sarda.it)